Legnano, sequestrato centro estetico abusivo: trattamenti botulino e filler illegali in un appartamento trasformato in clinica

Operazione congiunta di Guardia di Finanza e NAS: scoperti trattamenti estetici invasivi senza medici e con prodotti di dubbia provenienza

di Giorgio d'Enrico
Milano

Un centro di medicina estetica abusivo è stato scoperto in un appartamento di Legnano. La titolare praticava iniezioni di botulino e filler senza alcuna autorizzazione, pubblicizzando i servizi sui social. Sequestrati prodotti non sicuri e dispositivi medici vietati in Italia.

Legnano, sequestrato centro estetico abusivo: trattamenti botulino e filler illegali in un appartamento trasformato in clinica

La Guardia di Finanza di Milano e i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni hanno smascherato un centro di medicina estetica abusivo nascosto in un’abitazione di Legnano. Al suo interno venivano eseguiti trattamenti invasivi, tra cui iniezioni di botulino e acido ialuronico, senza rispettare le norme igienico-sanitarie e senza la presenza di un medico qualificato, come invece impone la legge.

Pubblicità sui social e clienti a rischio

Le indagini sono partite dal monitoraggio dei social network della titolare, che pubblicizzava apertamente interventi estetici vietati ai non medici. Tra i servizi offerti, iniezioni sottocutanee di botulino, filler e acido ialuronico di provenienza incerta, con potenziali rischi per la salute dei clienti.

Sequestrati farmaci e dispositivi vietati

Su disposizione della Procura di Busto Arsizio, gli investigatori hanno perquisito l’appartamento. In un frigorifero, accanto a cibo e bevande, sono state trovate 38 siringhe già riempite di acido ialuronico, 10 flaconcini di botulino e farmaci “antagonisti” da usare in caso di reazioni avverse. Sequestrati anche due dispositivi medici non autorizzati in Italia, destinati alla rimozione di neoplasie.

La donna, ora indagata, dovrà rispondere del reato di esercizio abusivo della professione medica. L’operazione rientra nei controlli per contrastare attività sanitarie abusive che mettono in pericolo la salute pubblica.

 

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