Lombardia, nuove tensioni Lega-FdI sui fondi per le aree di frontiera
Rinviata la discussione della mozione in consiglio regionale su richiesta di FdI. Il leghista Corbetta: "Si è persa una grande occasione"
Lombardia, nuove tensioni Lega-FdI sui fondi per le aree di frontiera
Il rinvio della mozione sui fondi per le aree di frontiera, saltata in Consiglio regionale della Lombardia perché arrivata oltre l’orario di seduta, apre una frizione interna alla maggioranza tra Lega e Fratelli d’Italia. Erano passate da poco le 19 di martedì 25 novembre, limite fissato per i lavori d’Aula, quando i consiglieri di FdI hanno chiesto di posticipare la votazione per impegni personali o appuntamenti sui territori.
“Oggi si è persa una grande occasione per i territori di confine”, commenta il capogruppo leghista Alessandro Corbetta, che rivendica la bontà della proposta presentata in Aula: una mozione “seria, concreta e in linea con le richieste dei sindaci” che però “non la si è voluta votare”. Corbetta non indica direttamente a chi attribuire lo stop, ma annuncia che il testo tornerà all’esame dell’Aula nella prossima seduta “con la speranza che le altre forze politiche facciano prevalere l’attenzione alle richieste dei territori di confine e non tatticismi politici”.
Il documento chiedeva di garantire ai Comuni di frontiera 129 milioni di euro di ristorni, indicando anche la via per farlo: “seguendo la legge attualmente in vigore promossa dal senatore Alessandro Alfieri del Pd”. Una norma che, ricorda Corbetta, “non prevede alcun automatismo nella destinazione dei ristorni ai Comuni”. Per questo, conclude, “era fondamentale intervenire subito affinché tutte le risorse tornassero ai territori di confine”.
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