Metro M4 Milano, Piscina (Lega): "Fondi bloccati dal Comune, nessun taglio dal Governo"

Per il consigliere leghista Samuele Piscina i 15 milioni per l’estensione della M4 non sono tagliati, ma solo accantonati in attesa della progettazione definitiva del Comune. L'intervista

di Matteo Respinti

Samuele Piscina

Milano

Metro M4 Milano, Piscina (Lega): "Fondi bloccati dal Comune, nessun taglio dal Governo"

Nessun taglio da parte del Governo, ma un accantonamento temporaneo in attesa che il Comune presenti la progettazione definitiva. Così il consigliere comunale leghista Samuele Piscina replica alle polemiche sui presunti 15 milioni sottratti all’estensione della linea blu M4 nella Manovra 2025. Nell’intervista ad Affaritaliani.it Milano, l’esponente del Carroccio punta il dito contro Palazzo Marino: “È tutto fermo per responsabilità loro, non del Ministero”.

Piscina risponde anche alle accuse del centrosinistra, definendo “ridicole” le dichiarazioni di Majorino e Censi, e rilancia la posizione della Lega sul trasporto pubblico milanese: “Prezzi in aumento, corse ridotte, nessuna alternativa credibile all’auto privata”. Infine, attacca Sorte di Forza Italia: “Il centrodestra è in salute, ma qualcuno ogni tanto sbanda. Prima di parlare, bisognerebbe studiare i dossier”.

Consigliere Piscina, le tabelle allegate al testo della Manovra 2025 prospettano un taglio di 15 milioni di euro destinati all’estensione della M4. È davvero così?

No, non è esattamente così. Non si tratta di un taglio, ma di un accantonamento temporaneo dei fondi, in attesa che il Comune di Milano completi la progettazione definitiva. Per legge non si possono stanziare finanziamenti se non esiste un progetto definitivo, e il Comune non l’ha ancora presentato. È tutto fermo per responsabilità loro, non del Governo.
Tant’è che lo stesso Sala oggi ha chiarito che l’accordo con il Ministero è proprio quello: accantonare i fondi in un altro capitolo finché non arriverà la progettazione. Quando il Comune si deciderà a fare il suo dovere, i soldi arriveranno subito.

Però l’assessore Censi ha dichiarato di non essere stata informata, mentre Majorino ha parlato, senza mezzi termini, di un vero e proprio attacco alla Milano del PD, da parte del ministro Salvini. Cosa risponde?

Mi viene da ridere. L’assessore Censi si lamenta di non essere stata informata, ma dovrebbe semplicemente parlare con il suo sindaco, perché Sala lo sapeva benissimo. E Majorino, beh… mi sembra un grandissimo ignorante. Se questo è il migliore candidato che la sinistra può offrire, c’è davvero da preoccuparsi. Non conosce la legge, non conosce i meccanismi burocratici e ignora che l’accordo tra Ministero e Comune è chiaro da mesi.
Il ritardo è tutto del Comune, non certo di Salvini. Il Governo ha già stanziato milioni, anzi miliardi di euro per Milano: penso ai prolungamenti della M1, della M5, e allo stesso potenziamento della M4. Altro che “attacco politico”: sono dichiarazioni ridicole.

Ampliando, brevemente, lo sguardo: rincari dei biglietti, corse ridotte, 2.700 corse soppresse, qual è la posizione della Lega sulla gestione del trasporto pubblico a Milano?

Per noi i mezzi pubblici restano la migliore alternativa all’auto privata, ma il loro utilizzo deve essere spontaneo e, soprattutto, devono essere efficienti e convenienti. Negli ultimi anni, sotto le giunte di sinistra, la qualità del servizio è peggiorata nettamente. Sono aumentati i prezzi dei biglietti e degli abbonamenti (prima con Pisapia, poi con Sala) e sono state ridotte le corse. Hanno addirittura introdotto l’orario estivo per tutto l’anno, diminuendo ancora di più i passaggi. È chiaro che, se vuoi convincere i cittadini a non usare l’auto, devi offrirgli un’alternativa credibile. Oggi a Milano questa alternativa non c’è.

A questo proposito, lei ha anche presentato un ordine del giorno sulle corsie preferenziali per i motoveicoli. A che punto siamo?

Si, io credo che la mobilità sostenibile non si faccia con gli slogan, ma con il buon senso. Le moto, per esempio, sono il mezzo più utile per ridurre il traffico: permettono spostamenti veloci e occupano poco spazio.
A gennaio 2024 ho presentato un ordine del giorno, approvato in Consiglio comunale, per aprire tutte le corsie preferenziali ai motoveicoli. L’assessore Censi non ha fatto nulla per attuarlo. Le ciclabili vanno bene, ma vanno fatte con logica e sicurezza: oggi a Milano si realizzano piste senza protezioni, su vie principali, togliendo parcheggi e corsie al traffico, rendendo persino difficile il passaggio dei mezzi di soccorso. Le cose vanno fatte bene, non “a caso” per ideologia.

Anche Forza Italia sembra non aver capito la mossa del Governo: il consigliere regionale Jonathan Lobati ha auspicato un passo indietro del Governo sulla M4. Non è la prima volta che emergono tensioni nel centrodestra. Ci assicura che Il centrodestra milanese è in salute?

Io credo che il centrodestra sia in salute, ma ci siano dei soggetti un po’ “sbandati”. Diciamo che chi “sbanda” è “sortizzato”, oppure che chi “sbanda” è proprio Sorte, l’onorevole. C’è chi preferisce dividere invece che unire, e spesso lo fa senza neanche conoscere le carte.
Io invito tutti alla calma: a Milano la coalizione lavora bene, in Consiglio comunale c’è unità d’intenti, e i rapporti tra Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia sono ottimi. Ogni tanto, però, qualcuno, e non parlo di chi sta al governo, bensì di chi si trova nel piano intermedio, fa dichiarazioni avventate che mettono in difficoltà la coalizione e, non nascondiamolo, Forza Italia stessa. Prima di parlare, bisognerebbe studiare i dossier.

Tutto chiaro, ma quale è il peso specifico di questi “sbandati”? C’è il rischio che, a furia, di “sbandate” i rapporti si incrinino? Non le pare che i partiti del cdx stiano facendo campagna elettorale ognuno ai danni dell’altro?

No, lo ripeto. Il centrodestra è compatto, e i vertici lo dimostrano ogni giorno. È normale che su singoli temi ci siano sensibilità diverse: fa parte della politica. Ma la sintesi la troviamo sempre. Il problema nasce quando qualche personaggio, magari con un po’ di visibilità regionale, si mette a fare polemiche che non servono a nulla e danno solo l’idea di divisione. Ma nei fatti, la coalizione c’è, lavora, e se continuiamo così, uniti, concentrati sui problemi veri dei milanesi, possiamo davvero vincere le prossime comunali.

 

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