Milano 2027, Sala punge il centrodestra. Piscina (Lega) replica: “Il nostro candidato sarà scelto nel 2026 senza autocandidature”
Il segretario provinciale della Lega, Samuele Piscina, ribatte alla stoccata di Sala sulle Comunali in un’intervista esclusiva ad Affaritaliani
Milano 2027, Sala punge il centrodestra. Piscina (Lega) replica: “Il nostro candidato sarà scelto nel 2026 senza autocandidature”
"Nel centrosinistra c'è qualcuno che si fa avanti, nel centrodestra no". Lo ha detto il sindaco di Milano Beppe Sala al tradizionale brindisi di Natale con la stampa, pungendo il campo avverso in vista delle Comunali 2027. Una risposta alle parole del primo cittadino giunge da Samuele Piscina, segretario provinciale della Lega. "Nel centrosinistra tutti vogliono fare il sindaco, ma chi si è fatto avanti o non ha l'appoggio del centro moderato oppure quello del suo stesso partito", afferma Piscina. Che fa anche nomi e cognomi. Pierfrancesco Majorino? "Non ci preoccupa. Nel caso, ci sapremmo contrapporre alla sua sinistra radicale". Negli ultimi giorni si è detta disponibile anche la vicesindaca Anna Scavuzzo: "Un modo per dire al suo partito di non dimenticarsi di lei. Cominciasse a rispondere alle Famiglie Sospese".
Resta un punto. Il centrosinistra almeno discute, mentre nel centrodestra tutto sembra ancora tacere: "Noi - insiste Piscina - non abbiamo bisogno di lanciare autocandidature che vengono bruciate. Il mio leader Matteo Salvini dice di indicare il nome del sindaco nei primi mesi del 2026. E io sono d'accordo". Le primarie possono essere una strada? Lo strumento, come noto, non fa molto parte delle tradizioni del centrodestra. Nessuna preclusione a priori, però. Nel caso bisognerebbe soltanto capire come "strutturarle" visto che "quando le fa il Pd vanno a votare cani e porci", chiosa Piscina. Che non nega il fatto che quello del centrodestra milanese sia ad oggi uno "scacchiere complicato": "È giusto mettere insieme i pezzi senza litigare l'uno con l'altro e senza uscite scomposte sui giornali, che non servono". Quindi avanti tutta con il programma. "Anche perché, in caso di vittoria, servirà praticamente una rivoluzione". L'intervista.
Piscina, resta il fatto che nel centrosinistra ci sono già diversi pretendenti mentre nel centrodestra tutto tace.
Vedo un centrosinistra diviso dove tutti vogliono fare il sindaco ma non c'è un candidato riconosciuto. Chi si è fatto avanti - dal radicale Majorino alla Scavuzzo che fa peggio del sindaco - non ha l'appoggio del centro moderato o del suo stesso partito. E non sanno se fare le primarie o meno. I leader dei partiti del centrodestra si vedranno e decideranno senza lanciare autocandidature o nomi che vengono bruciati.
Majorino può mobilitare l'elettorato di sinistra. Una sua candidatura vi preoccupa?
No. Non mi preoccupa nessuno. Milano in passato è stata più orientata verso il centrosinistra, è vero. Ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti e i cittadini hanno capito. Non credo che si affideranno di nuovo alla sinistra, specie quella radicale di Majorino a cui sapremo contrapporci.
E Scavuzzo?
Le sue parole le ho lette molto come un grido dal cielo per dire 'ci sono anche io, non dimenticatevi di me'. In questo modo, anche senza correre come candidata sindaca, magari recupererà qualche preferenza. La verità è che il centrosinistra non sa dove pescare il candidato giusto.
Passiamo al centrodestra. Le vostre scelte vanno fatte a prescindere da quelle del centrosinistra?
Noi avanziamo le nostre idee a prescindere. E come Lega iniziamo a lanciare le nostre proposte e a scrivere il programma - insieme ai responsabili dei dipartimenti cittadini del partito - che poi sottoporremo agli alleati. Partiamo con un po' di anticipo perché servirà poi tempo per presentarlo ai cittadini.
Ma il candidato entro quanto dovrà arrivare?
Il mio leader Matteo Salvini continua a dire in tempi rapidi. E io sono d'accordo: entro i primi mesi del 2026 va scelto il candidato, spero dopo le Olimpiadi. Anche perché abbiamo la possibilità di parlare di tutte le promesse fatte e non rispettate da questa amministrazione, dalla città a 15 minuti all'inquinamento che doveva diminuire fino all'uso preferenziale dei mezzi pubblici, che invece sono in sofferenza.
La concomitanza con le politiche può rappresentare un freno? Gli alleati hanno interesse a velocizzare i tempi?
Io guardo in casa mia e non a quello che devono fare gli altri. E non c'è un partito che prende la palla in mano rispetto agli altri. Il candidato sarà espressione di tutti. La data delle elezioni non è stata ancora individuata. Ma la coincidenza con le politiche non rappresenta un problema. Lo scacchiere è complicato ma Milano ha una posizione importante. Metteremo insieme tutti i pezzi ma senza uscite scomposte sui giornali e senza litigare l'uno con l'altro.
Le primarie, strumento poco utilizzato dal centrodestra, possono essere utili?
Non sono né favorevole né contrario alle primarie. L'importante è che il candidato sia conosciuto nella città, dalla periferia al centro, un profilo che possa essere anche condiviso. Non avrei problemi nel caso si scegliessero le primarie. Ma bisognerebbe capire come strutturarle. Quando le fa il Pd votano cani e porci…
In caso di vittoria, c'è qualcosa su cui ci sarà continuità? O bisognerà cambiare tutto?
Per raggiungere risultati devi ribaltare la politica portata avanti fin qui. Sull'inquinamento, per esempio, abbiamo sforato i giorni di superamento del limite delle polveri sottili. Siamo tutti d'accordo sul fatto che bisogna ridurre le emissioni. Evidentemente, però, serve una ricetta diversa da quella della sinistra. I mezzi devono essere più appetibili e va favorita anche la mobilità delle moto aprendo le preferenziali come da mio ordine del giorno che non è stato attuato. Tutti, poi, vorremmo maggiore sicurezza. Ma se ci sono solo nove 9 pattuglie in notturna e 18 in serale la situazione non migliorerà mai. I ghisa devono tornare a fare quello che hanno sempre fatto prima che arrivasse la sinistra. Insomma, serve una rivoluzione complessiva.