Milano, sono finiti i braccialetti elettronici: "Boom di codici rossi, negati i domiciliari agli indagati"
Non bastano i 1200 dispositivi forniti mensilmente. E alcuni detenuti restano in carcere anche se sono stati disposti i domiciliari
Milano, sono finiti i braccialetti elettronici: "Boom di codici rossi, negati i domiciliari agli indagati"
A Milano non ci sono piu' braccialetti elettronici per il mese di aprile e alcuni detenuti che ne avrebbero avuto diritto restano in carcere anche se i giudici avevano disposto per loro gli arresti domiciliari. "Il numero dei codici rossi e' aumentato di molto e bisognerebbe adeguarsi - e' il commento all'AGI dell'avvocato Federico Papa, presidente della Camera Penale, alla notizia pubblicata dal quotidiano 'Repubblica' -. Evidentemente la quantita' prevista tra il ministero dell'Interno, che e' la stazione appaltante, e il fornitore, non e' sufficiente. Noi avvocati non possiamo incidere sulla situazione che viviamo con frustrazione pensando alle persone che devono stare in carcere perche' non hanno il braccialetto". Il contratto firmato dal ministero con Fastweb prevede la fornitura di 1200 braccialetti al mese. Gli indagati che sono rimasti in cella dovranno attendere il mese di maggio perche' il numero di attivazioni ha oltrepassato quello previsto. Il tema si pone potenzialmente anche nei confronti degli indagati per reati da codice rosso colpiti da divieto di avvicinamento e che restano liberi, diminuendo cosi' la tutela per le vittime.