Milano snobbata dal Governo, Sala fa arrabbiare anche Salvini: "E la M5?"

Dopo l'accusa del sindaco di Milano, il vicepremier ricorda l'impegno per la M5. Ma Sala ribatte: "Da qui a Roma ogni anno 20 miliardi di imposte sul reddito"

di redazione
Beppe Sala e Matteo Salvini
Milano

Milano snobbata dal Governo, Sala fa infuriare anche Salvini: "E la M5?". Il sindaco replica: "Io accusato centinaia di volte"

“Ai ministri e sottosegretari milanesi dico che sono colpevoli. Colpevoli di non aver fatto un tubo per questa città”: l'affondo del sindaco di Milano Beppe Sala durante un evento del Pd nella serata di giovedì 19 giugno ha provocato una lunga scia di reazioni. Da una parte diversi meloniani, che hanno difeso la premier, alla quale il sindaco ha contestato: “Non sei mai venuta a Milano, e poi nel 2027 verrai a chiedere voti? Ma con che faccia?”

Salvini risponde a Sala: "Ci sarà alla riunione per la M5 già finanziata per 900 milioni?"

Ma nel merito delle iniziative dei ministri milanesi per Milano, a sentirsi chiamato in causa è stato anche il vicepremier Matteo Salvini. Che oggi ha risposto a Sala così: “Il sindaco di Milano Giuseppe Sala dica chiaramente se conferma la presenza alla riunione già programmata per giovedì prossimo al Ministero per parlare del prolungamento della M5 che ha già ricevuto più di 900 milioni di finanziamento, che si aggiungono ad altri segnali concreti di attenzione per Milano che ha ottenuto 160 milioni per i Pinqua, 4 miliardi solo per opere ferroviarie, 7 miliardi per il trasporto rapido e le metropolitane e altri 715 milioni per opere pubbliche tra cui la riqualificazione di alcune caserme.  Milano merita attenzione concreta e non posizioni ideologiche: attendo risposte dal sindaco”. 

Sala: "Salvini si impermalosisce, ma Milano invia a Roma 20 miliardi all'anno di imposte"

Parole alle quali è quindi giunta la controreplica di Sala sui social: "Se vogliamo confrontarci sui numeri vorrei ricordare al Ministro Salvini che ogni anno arrivano a Roma circa 20 miliardi di euro di sole imposte sul reddito di cittadini o imprese milanesi e che, invece, sempre ogni anno, Milano riceve da Roma, a vario titolo, una partecipazione alle spese di gestione della città per 0,5 miliardi di euro. E se il Ministro si impermalosisce per una mia accusa (tra l’altro non ho mai citato né il suo nome né il suo ruolo) vorrei dirgli che sono disponibile a fare una rapida raccolta delle centinaia di accuse che invece lui mi ha rivolto direttamente in questi anni. E comunque sì, confermo, come ho detto ieri pubblicamente, che sarò a Roma settimana prossima per parlare di M5, sempre che la mia presenza sia ben accetta".

Morelli (Lega): "Sala ha la memoria corta"

Al sindaco di Milano ha risposto anche la Lega con una nota: "Sala sbalordisce: pretende fondi dallo Stato ma si oppone all'autonomia, mentre il governo ha garantito investimenti senza precedenti su Milano e la Lombardia. Da giorni, il sindaco è stato invitato al Mit giovedì prossimo per parlare di M5: stupiscono i suoi toni costantemente polemici". Dura anche la presa di posizione del senatore leghista Alessandro Morelli, che ha parlato di 'memoria corta' da parte di Sala, elencando tra gli interventi già finanziati la futura linea M6, il Villaggio Olimpico e i progetti del programma Pinqua. Il sindaco ha replicato al Carroccio confermando la sua presenza al tavolo e ricordando che Milano contribuisce ogni anno con 20 miliardi di euro alle casse statali, ricevendone solo una minima frazione per la gestione cittadina. 

Sala: "Politica fatta di toni urticanti. E resto in disaccordo sull'autonomia"

In serata nuova replica di Sala, rivolta a Salvini: "Senti chi parla, se Salvini vuole facciamo un libro grande come la Bibbia sui toni che ha avuto nei miei confronti, ma questa è la politica, non me ne lamento". "La politica è fatta anche di atteggiamenti che tutti riteniamo un po' urticanti, ma non voglio passare come l'unico che ha colpe in questo dibattito - aggiunge -. Non mi sento uno che normalmente ha toni polemici". Salvini ha accusato Sala di essere contro l'autonomia. "Se bisogna essere d'accordo sull'autonomia, no, ci sono idee politiche diverse - replica Sala -. Rispetto la sua idea, rispetto il fatto che la Lega voglia l'autonomia, ma non può pretendere che io debba essere necessariamente a favore".

 

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