San Siro, Scaroni: "Sarà lo stadio più bello d'Europa". Ma il Comitato Sì Meazza ha già pronto il ricorso al Tar
Due nuove memorie alla procura di Milano e alla Corte dei Conti e un ricorso al Tar contro il via libera al nuovo impianto da parte del consiglio comunale
Stadio San Siro a Milano
San Siro, Scaroni (Milan): "Sarà lo stadio più bello d'Europa"
"Meazza lo usavamo poco... Di certo continuerà a essere San Siro: lo stadio più bello d'Europa". Del vecchio impianto "resteranno le vestigia, come richiesto dalla Soprintendenza: una memoria importante per ricordare i momenti felici. Ma l'obiettivo è sempre stato solo quello di dotare la città di uno stadio moderno ed efficiente". Lo afferma il presidente del Milan, Paolo Scaroni, in una intervista al Corriere della Sera, parlando della costruzione del nuovo stadio a Milano.
"Faremo - spiega - un albergo, le sedi di Inter e Milan, i musei delle due squadre, del vecchio e del nuovo San Siro, con un centro commerciale da 15mila metri quadrati: non certo il più grande d'Europa. Speculare è l'ultima intenzione dei club, altrimenti avremmo forzato sulla legge per gli stadi che ci permetteva di costruire ancora di più". Sull'ipotesi della rivendita della società con il nuovo stadio precisa: "Anche se non escludiamo altre scelte in futuro, oggi siamo lontanissimi. La nostra vocazione è sportiva. Non c'è alcuna vendita in programma a breve o medio termine. Il progetto sarà un patrimonio in grado di generare entrate maggiori, spazi più agevoli, praticabili e belli per invogliare i tifosi a venire ancor di più, così da comprare grandi giocatori e vincere le coppe come tutti i grandi club. Nessuno scappa con i soldi in tasca".
Poi una promessa ai residenti: "Per loro il nuovo stadio rappresentera' un vantaggio. Dara' valore alla zona proprio perche' vivra' tutti i giorni dell'anno". C'e' chi parla di speculazione edilizia: "Da parte di Inter e Milan non ci sara' alcuno spazio per la speculazione. Faremo un albergo, la sede nostra e dell'Inter, un museo delle squadre e di San Siro, un piccolo centro commerciale di 15mila metri quadrati, ristoranti e bar. Il tutto immerso nel verde. Perche' deve diventare un luogo da visitare sempre". Si teme uno stop dalle inchieste che stanno impattando pesantemente su Milano: "No, non abbiamo avvisaglie che possa succedere anche se siamo in Italia e sappiamo che potranno esserci altri ricorsi. Ma abbiamo avuto gia' abbastanza ritardi, dobbiamo essere pronti nel 2031 perche' c'e' una scadenza che tocca non solo noi, ma Milano e l'Italia intera: gli Europei 2032. La nostra citta' non puo' perderli" conclude Scaroni.
Milano, Comitato Sì Meazza pronto al ricorso al Tar contro la "delibera monstre"
Ed infatti, a 24 ore dall'approvazione da parte del consiglio comunale di Milano della delibera per la vendita di San Siro, il Comitato Sì Meazza è pronto a presentare due nuove memorie alla procura di Milano e alla Corte dei Conti e a presentare un ricorso al Tar per contrastare il 'via libera'.
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"Hanno prodotto una delibera 'monstre', in cui c'e' di tutto - e' la riflessione di Corbani, in prima linea da molto tempo per la difesa della 'Scala' del calcio -. Ci sono la svendita a prezzo di fallimento con comode rateizzazioni e per di piu' con sconti, condizioni capestro per il venditore, convenzioni urbanistiche fuori norma, concessioni edilizie abusive, e dei compratori di cui non si conosce la identita', la catena di comando e i suoi beneficiati ultimi, con violazioni delle norme antiriciclaggio. Non si sa neanche chi sia la "parte acquirente". Non contenti, accettano uno scudo penale a favore dei due fondi speculativi. Una svendita del patrimonio pubblico condotta in violazione delle norme istituzionali, amministrative, economiche, contabili e penali: impugneremo in tutte le sedi questo obbrobrio". Le nuove azioni legali del Comitato arriveranno dopo che la delibera, approvata ieri, sara' pubblicata sull'Albo Pretorio.