Milano, inchiesta urbanistica: coinvolto anche il city manager di Sala. Al via il Riesame per Tancredi
Secondo i pm, Malangone e Tancredi avrebbero influenzato per anni uffici comunali e commissione Paesaggio. L’ex assessore: «Voglio chiarire»
Tancredi e Malangone
Nell’inchiesta urbanistica che scuote Palazzo Marino, entra anche il city manager di Beppe Sala, Christian Malangone. La Procura ipotizza un ruolo attivo insieme all’ex assessore Pierfrancesco Tancredi nel condizionare uffici e commissione Paesaggio. Oggi, giovedì 14 agosto, l’udienza davanti al Tribunale del Riesame per discutere le misure cautelari.
Milano, inchiesta urbanistica: coinvolto anche il city manager di Sala. Al via il Riesame per Tancredi
L’indagine sull’urbanistica milanese si allarga e raggiunge anche Christian Malangone, city manager del sindaco Beppe Sala. Secondo la Procura, Malangone e l’ex assessore Pierfrancesco Tancredi si sarebbero «spesi attivamente per anni» per influenzare le decisioni sia degli uffici comunali competenti, sia della commissione Paesaggio. Gli inquirenti ritengono che la loro presenza possa mettere a rischio la conservazione delle prove.
Chi è Christian Malangone, il city manager vicino a Sala
Figura di spicco nella macchina amministrativa milanese, Christian Malangone è l’attuale segretario generale di Palazzo Marino e ricopre anche il ruolo di city manager. Il legame con Beppe Sala è di lunga data: i due hanno iniziato a collaborare già ai tempi di Expo 2015, quando Sala era commissario dell’evento. Malangone, 51 anni, risulta coinvolto in una indagine per presunta induzione indebita legata al caso del Pirellino, nell’ambito dell’inchiesta sui sospetti abusi urbanistici a Milano. Dagli atti depositati di recente dalla procura al Tribunale del Riesame emergono alcune chat, scambiate con Manfredi Catella e Giancarlo Tancredi, in cui compare il suo nome. Secondo la Procura, questi contatti delineerebbero un quadro preoccupante di rapporti e influenze nelle decisioni pubbliche.
Il ruolo dell’ex assessore Tancredi
Pierfrancesco Tancredi, già assessore con delega all’urbanistica, è al centro delle contestazioni. Gli investigatori ipotizzano che avesse un peso diretto nelle scelte urbanistiche strategiche, condizionando iter e valutazioni tecniche. Per i pm, il legame con Malangone avrebbe creato una rete di influenza difficilmente contrastabile all’interno della macchina comunale.
La linea difensiva di Tancredi: «Voglio solo chiarire»
Tancredi, attraverso i suoi legali, ha ribadito di voler affrontare l’udienza con «molta voglia di chiarire» e l’obiettivo di «tornare a fare il funzionario». La difesa contesta l’ipotesi di condizionamento e punta a dimostrare la correttezza degli atti amministrativi svolti.
Via all’udienza al Riesame
Il Tribunale del Riesame è chiamato giovedì 14 agosto a valutare le misure cautelari richieste dalla Procura. La decisione potrebbe incidere non solo sulla posizione di Tancredi, ma anche sul futuro assetto dirigenziale di Palazzo Marino, già scosso dal coinvolgimento di una figura di vertice come il city manager.