Milano, la Mercedes ha bruciato il rosso andando a 150 km all'ora in Fulvio Testi
Emergono i primi riscontri sulla dinamica del tragico incidente costato la vita al 19enne Pietro Silva Orrego
Milano, l'incidente in viale Fulvio Testi (fonte: video Rai News)
Milano, la Mercedes ha bruciato il rosso andando a 150 km all'ora in Fulvio Testi
Incomincia a farsi chiarezza sul drammatico incidente avvenuto all'alba di domenica in viale Fulvio Testi a Milano, costato la vita al 19enne Pietro Silva Orrego. Ci sono immagini non perfette al vaglio della polizia locale che sembrano tuttavia dimostrare in modo chiaro che sarebbe stata la Mercedes Classe G a ignorare il rosso centrando la Opel Corsa che arrivava da viale Esperia. Dalle prime stime tecniche, il suv viaggiava a circa 150 km/h, tre volte il limite previsto in quel tratto. Una doppia violazione – semaforo rosso e velocità elevatissima – che orienta l’indagine della pm Giancarla Serafini sulle responsabilità del conducente della Mercedes, il 23enne E.R., che aveva noleggiato il mezzo da 700 cavalli e che sarebbe risultato positivo ai test per alcol e droga. Per omicidio stradale è stato iscritto anche l’autista della Corsa, il 32enne L.C., che sarebbe passato con il verde ma è risultato a sua volta positivo al pre-test per sostanze stupefacenti.
La serata in discoteca in centro, poi la folla corsa sul suv
Dalle verifiche dei ghisa del Radiomobile guidati dal comandante Gianluca Mirabelli, emerge, come riferisce Il Giorno, che i tre occupanti del suv avevano trascorso la serata in una discoteca del centro insieme ad altri amici. Tra loro c’era anche J.N., il ventenne inizialmente indicato come conducente della Mercedes: un’indicazione poi smentita da alcuni video circolati sui social e dalle verifiche della polizia locale.
Il gruppo a un certo punto si sarebbe separato, ma prima dell’alba J.N. avrebbe ricontattato il 23enne alla guida del suv e gli altri due passeggeri – Silva Orrego e la 30enne S.T., ancora ricoverata – per incontrarsi e fare un giro in auto. Proposito mai avvenuto, ma il 20enne, non vedendo arrivare i propri amici, ha raggiunto il luogo dell'incidente.
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