Milano, nel Bilancio 2026 oltre 4 miliardi per servizi e cura della città
L'assessore Conte: “Scelte chiare per tenere insieme qualità di servizi, attenzione alla nostra comunità vulnerabile e solidità dei conti”
Emmanuel Conte
Milano, nel Bilancio 2026 oltre 4 miliardi per servizi e cura della città
La Giunta di Milano ha approvato il Bilancio di previsione 2026-2028, che mette a disposizione oltre 4 miliardi di euro per servizi e manutenzioni della città. Il documento, presentato oggi dall’assessore al Bilancio, Emmanuel Conte, al Consiglio comunale, prevede circa 180 milioni di risorse aggiuntive rispetto allo scorso anno.
Il 2026 conferma come priorità in termini di aumento di risorse: i servizi per il welfare e i più vulnerabili, con un incremento di 23 milioni rispetto allo scorso anno; la mobilità con oltre 1 miliardo di spesa; l’edilizia residenziale pubblica con oltre 53 milioni, 9 milioni in più rispetto allo scorso anno; il lavoro, con 16 milioni in più per le risorse umane; la cultura con 5 milioni aggiuntivi.
Conte: "Bilancio che nasce dall'ascolto dei bisogni reali della città"
"Il bilancio 2026 è una scelta di responsabilità che nasce dall’ascolto dei bisogni reali della città – afferma l’assessore al Bilancio, Demanio e Piano straordinario Casa, Emmanuel Conte –. In una fase segnata dall’inflazione e dall’aumento strutturale dei costi, governare significa fare scelte chiare: tenere insieme qualità dei servizi, attenzione alla nostra comunità vulnerabile e alla cura della città e solidità dei conti. Abbiamo deciso di rafforzare mobilità, casa, welfare e lavoro, perché Milano può e deve continuare a investire sulle priorità dei cittadini senza compromettere la sostenibilità finanziaria".
Il bilancio 2026 del Comune di Milano in numeri
La spesa corrente, per beni e servizi, sale dai 3,888 miliardi del 2025 a 4,065 miliardi nel 2026, trainata da inflazione e costi energetici, ma bilanciata dalla crescita delle entrate proprie. In particolare, le entrate non tributarie – come i canoni di concessione degli immobili comunali e i dividendi delle partecipate – superano il gettito fiscale che ammonta a 1,603 miliardi. Sul fronte delle entrate tributarie, l’Imu rimane la voce principale con 775 milioni, seguita dall’addizionale Irpef, pari a 250 milioni.
Prosegue il percorso di riduzione del debito, che negli ultimi dieci anni è diminuito di 871 milioni, a partire da uno stock iniziale di oltre 4 miliardi. S prevede di ridurlo di altri 220 milioni nel prossimo triennio. Per le opere pubbliche, sono previsti 5,619 miliardi in conto capitale, con 1,7 miliardi in più in investimenti, tra progetti del Pnrr e altri interventi. Il Bilancio, che per il terzo anno consecutivo viene presentato al consiglio comunale per l’approvazione prima della fine dell’anno, passa ora all’esame delle commissioni e dell’Aula.