Milano, la Prima della Scala con "Lady Macbeth del distretto di Mcensk", l'opera bandita da Stalin
Di scena la sera di Sant'Ambrogio "Lady Macbeth del distretto di Mcensk" di Dmitrij Šostakovič. Allerta per il presidio ProPal. Probabili assenti Meloni e Mattarella
"Lady Macbeth del Distretto di Mcensk" (foto di Brescia e Amisano per Teatro alla Scala)
Milano, tutto sulla Prima della Scala 2025
Il 7 dicembre la Scala di Milano aprirà la sua 231esima stagione con l'opera di Dmitrij Šostakovič "Lady Macbeth del Distretto di Mcensk". La composizione, datata 1934 e rappresentata per la prima volta al Piccolo Teatro Statale dell'Opera di Leningrado, vede Šostakovič come autore sia della musica che del libretto, utilizzando come fonte letteraria l'omonima novella di Nikolaj Leskov. Il successo fu immediato e portò l'opera ad essere rappresentata prima in tutta la Russia e poi anche all'estero (a Stoccolma, ma anche a Cleveland e a Philadelphia). La storia, ambientata nella Russia rurale degli anni 1860, racconta di Katerina Izmajlova, giovane donna costretta a un matrimonio infelice con un possidente debole e sottomessa alle angherie del suocero. La passione proibita per il garzone Sergej le ridarà per un momento la felicità, ma la vicenda finirà in una scia di omicidi, vendette e tragedia, culminando in un finale di disperazione e morte. Il successo dell'opera di Šostakovič portò lo spettacolo all'attenzione di Stalin in persona, che, però, non gradì: nel gennaio del 1936 abbandonò il Bol'šoj di Mosca prima alla fine del terzo atto. Da lì in poi "Lady Macbeth del Distretto di Mcensk" fu dichiarata dalla "Pravda" «inadatta al popolo sovietico» e mai più messa in scena per oltre un quarto di secolo.
Il ritorno dell'opera alla Scala per omaggiare Šostakovič: dirige Chailly, Barkhatov alla regia
L'allestimento che la Scala proporrà al suo pubblico vede la direzione musicale di Riccardo Chailly e la regia di Vasily Barkhatov ed è stato appositamente pensato per omaggiare Šostakovič nel cinquantennale dalla sua scomparsa. "Lady Macbeth del Distretto di Mcensk" era già stata rappresentata a Milano nel 1964, ma in versione "emendata" e poi nel 1992 e nel 2007 in versione finalmente integrale. Il cast del 2025 vanta Sara Jakubiak nel ruolo di Katerina, affiancata da Najmiddin Mavlyanov, Yevgeny Akimov e Alexander Roslavets, mentre scene, costumi e luci sono affidati rispettivamente a Zinovy Margolin, Olga Shaishmelashvili e Alexander Sivaev. L'opera sarà trasmessa in diretta su Rai 1 e Rai Radio 3 dalle 17.45. A condurre la diretta televisiva saranno, anche quest'anno, Bruno Vespa e Milly Carlucci.
Doppio presidio prima della Prima: Cgil e ProPal in piazza
Non sarebbe una Prima alla Scala senza polemiche, anche con risvolto politico. Il 7 dicembre, infatti, SLC (il sindacato per i lavoratori della comunicazione affiliato alla CGIL) ha annunciato un presidio e una conferenza stampa che, partendo alle 14, si protrarrà fino a sera. Motivazioni dell'agitazione sono le "risposte inadeguate del Ministero" in merito alla compensazione dei tagli ai finanziamenti statali alla Cultura e "i contenuti e l'impostazione della bozza del nuovo codice dello spettacolo" che sarebbe uno strumento per favorire "l'ingerenza governativa nelle scelte squisitamente artistiche delle Fondazioni lirico sinfoniche, la non volontà di riconoscere la discontinuità come uno degli elementi di tipicità del settore, e il tradimento delle attese di una vera riforma del sistema di tutele e di welfare che sia adeguato alle specificità di chi lavora nell'ambito culturale".
Ma anche la galassia ProPalestina ha fatto sapere che terrà un presidio domenica 7 in solidarietà all'Imam di Torino Mohamed Shahim, il quale ha ricevuto un provvedimento di espulsione dall'Italia per le sue frasi sull'attentato compiuto da Hamas il 7 ottobre 2023: "Io personalmente, sono d’accordo con quello che è successo il 7 ottobre. (...) Quello che è successo nel 7 ottobre 2023 non è una violazione, non è una violenza" aveva detto Shahim. Ed è in particolare questa manifestazione ad aver attivato importanti misure di sicurezza nell'area di piazza della Scala.
Prima della Scala: probabile assenza di Giorgia Meloni e Sergio Mattarella
Fra le autorità nazionali che quest'anno siederanno sul palco reale, l'unico confermato finora è il Ministro della Cultura Alessandro Giuli. Potrebbe riuscire ad esserci il vicepremier Matteo Salvini. Mentre sembra oramai certa, servo colpi di scena dell'ultimo minuto, l'assenza del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, del Presidente del Senato Ignazio La Russa e, soprattutto, del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella; per il Capo dello Stato, in particolare, si tratterebbe della terza Prima consecutiva a cui non riesce a partecipare (l'ultima fu nel 2022, quando sedette accanto alla premier Meloni e alla Presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen). Per trovare una situazione analoga bisogna tornare al 2017, quando nessuno fra gli allora Presidente del Consiglio, del Senato e della Repubblica - rispettivamente Paolo Gentiloni, Piero Grasso e lo steso Mattarella - riuscì a presenziare alla Scala.