Milano, Sala frena su una scuola per Ramelli: "Divisiva". La Russa: "Due pesi e due misure"

Milano, Sala frena su una scuola per Ramelli: "Divisiva". La Russa: "Due pesi e due misure"

"La vedo difficile. Poi quando le intitolazioni diventano così divisive...". Così il sindaco di Milano Beppe Sala ha risposto alla proposta avanzata nei giorni scorsi dal presidente del Senato Ignazio La Russa di intitolare una scuola cittadina a Sergio Ramelli, il militante del Fronte della Gioventù ucciso nel 1975 da esponenti di Avanguardia Operaia.

Le parole del sindaco, riportate da la Repubblica, hanno acceso le reazioni del centrodestra. "Mi aspetto il sostegno all’intitolazione del liceo Molinari a Ramelli", ha replicato La Russa, "altrimenti vorrebbe dire usare due pesi e due misure".

Il caso prende le mosse dall’intitolazione, già in vigore, del liceo tecnico di via Dini a Claudio Varalli, giovane militante di sinistra ucciso nel 1975 da un esponente di Avanguardia Nazionale. Secondo La Russa, "se si può intitolare una scuola a Varalli, allora si può fare lo stesso per Ramelli". Ma il primo cittadino non ci sta: "Non è che abbiamo tutti questi spazi. E se iniziamo a intitolare a ognuna delle vittime, non finiamo più".

Sala rilancia: "Una via o una piazza a tutte le vittime di terrorismo, senza distinzioni"

Sala ha rilanciato l’idea di un’intitolazione collettiva, dedicando una via o una piazza “a tutte le vittime del terrorismo, rosso e nero. Senza distinzioni”. Il sindaco ha ricordato di aver partecipato lo scorso 29 aprile alla commemorazione di Ramelli e anche alla cerimonia per i 50 anni dalla morte di Alberto Brasili, militante ucciso il 25 maggio 1975 da esponenti dell’estrema destra. La Russa, nel ribadire la sua posizione, ha comunque detto di condividere "la totale adesione all’idea di un’intitolazione collettiva", come già proposto nei mesi scorsi.

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