San Siro, la versione di La Russa: "Forza Italia non è stata decisiva. Due impianti? Chi vivrà vedrà..."
Il presidente del Senato Ignazio La Russa rilancia l'ipotesi dei due impianti e interviene sul voto in Consiglio comunale: "Fratelli d'Italia era pronta a lasciare l'aula se fosse stata una scelta condivisa""
Ignazio La Russa
San Siro, la versione di La Russa: "Forza Italia non è stata decisiva. Due impianti? Chi vivrà vedrà..."
"La prima volta che ci sono andato ero bambino e non c’era il terzo anello. Mi fece la stessa impressione che fa sui bambini il primo albero di Natale, restai a bocca aperta. Milano è ricordata nel mondo per San Siro e per la Scala, il duomo ce l’hanno tutte le città". Così Ignazio La Russa, presidente del Senato, rievoca sulle pagine di Repubblica il suo primo incontro con lo stadio Meazza.
La Russa: "Fratelli d'Italia avrebbe lasciato l'aula se la scelta fosse stata comune"
Sulla delibera che riguarda la vendita dello stadio, La Russa parla di "ricostruzioni completamente artefatte" e precisa che "la più grossolana è che Forza Italia sia stata decisiva e che noi non volessimo lo sviluppo della città". Secondo il presidente del Senato, gli azzurri sono stati "certamente decisivi nel rompere l’unità del centrodestra, ma non nell’approvazione della delibera, finita 24 a 20". E aggiunge: "Se i tre consiglieri di Forza Italia usciti dall’aula fossero rimasti, sarebbe finita 24 a 23 a favore di Sala".
Per La Russa, il ruolo di Forza Italia è stato "inutile ai fini della questione stadio, ma decisivo nel consentire a Sala di rimanere in sella, con riflessi su tutto il piano urbanistico che conosciamo". Fratelli d’Italia, invece, stava valutando di lasciare l’aula "solo se la scelta fosse stata comune a tutto il centrodestra, così da dimostrare che il sindaco non aveva la maggioranza".
La Russa rilancia: "Davvero necessario abbattere San Siro?"
La Russa non esclude che il Meazza possa sopravvivere all’arrivo del nuovo impianto: "Una volta costruito il nuovo stadio, quando magari ci sarà una nuova giunta che possa garantire i giusti diritti acquisiti dalle società, sarà davvero necessario abbattere San Siro? Chi vivrà vedrà".
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