"Convocato in Commissariato e multato per la bandiera palestinese, è abuso e violazione di un diritto costituzionale"
Il consigliere lombardo del Patto Civico Luca Paladini multato per aver esposto la bandiera palestinese durante Olimpia-Hapoel: "Nessun gesto violento, questo è un abuso". L'intervista
Luca Paladini con la bandiera palestinese al Forum di Assago
"Convocato in Commissariato per la bandiera palestinese, è violazione di un diritto costituzionale"
Il consigliere regionale lombardo del Patto Civico Luca Paladini è stato multato per aver esposto, una decina di giorni fa, una bandiera della Palestina all'inizio del match di Eurolega al Forum di Assago tra l'Olimpia Milano e la squadra israeliana dell'Hapoel Tel Aviv. Paladini, raggiunto da Affaritaliani.it Milano, parla di un "abuso" e di una "censura politica".
Riavvolgendo il nastro, bisogna tornare al 20 novembre scorso. Al Forum, prima della sfida con l'Hapoel, un presidio pro Pal, a cui Paladini non era legato, manifesta davanti al palazzetto. "La mia - spiega il consigliere - era un'iniziativa personale. All'ingresso non ho subito nessun tipo di controllo particolare. Una volta dentro, quando è stata presentata la squadra israeliana in campo, ho esposto la bandiera della Palestina in maniera assolutamente pacifica. Un agente in borghese mi ha chiesto i documenti e mi ha identificato insieme ad altre persone" che avevano fatto un gesto simile.
"Ho chiesto a che titolo venissi identificato - prosegue ancora Paladini - ma non ho ricevuto risposta. Mi è stato soltanto detto di non esporre la bandiera e allora io me la sono messa al collo tipo sciarpa". Una situazione che Paladini aveva denunciato a mezzo stampa: "Pensavo fosse finita lì, invece stamattina - sottolinea - alle 8.30, neanche fossi il peggior criminale, ricevo una chiamata dal Commissariato di polizia della mia zona a Milano in cui mi viene detto di andare a ritirare una multa perché ho commesso un'infrazione. Non sono ancora in grado di fornire le motivazioni precise. Mi è stato soltanto fatto un generico riferimento al regolamento del Forum. Io penso, invece, che sia altro".
Ossia un regolamento della Eurolega "che parla di sanzioni per atteggiamenti violenti o minacciosi. Se la Digos fa suo questo regolamento, allora siamo in presenza di un abuso e di una violazione di un diritto costituzionale. Dov'è la minaccia? Dov'è la violenza? Resto basito".
Paladini: "Minacciata la mia libertà d'espressione di cittadino"
Paladini ha già contattato un avvocato "perché penso di non farla finire qui. E non lo faccio per il mio status di consigliere regionale ma perché vedo minacciata la mia libertà d'espressione di cittadino" evidenzia, convinto che questo sia "uno dei classici esempi dove forse c'è qualcuno più realista del re che, volendo difendere Israele, non fa altro che produrre un'azione che lo rende ancora più inviso a un pezzo dell'opinione pubblica". "Io - conclude Paladini - ci ho messo un secondo a condannare l'azione contro La Stampa a Torino. Ma trasformandoci tutti in persone come quelle, non si fa un buon servizio nemmeno a coloro che vogliono difendere la causa di Israele per far valere le sue ragioni".
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