Paolo Romano: uno da tenere d’occhio a sinistra

Già leader carismatico dei Giovani Democratici sotto la Madonnina, dopo l'esperienza con la Flotila Paolo Romano potrebbe spiccare il salto all'interno del Pd. L'energia c'è. Ed è già qualcosa. Il commento

di Fabio Massa

Paolo Romano

Milano

Paolo Romano: uno da tenere d’occhio a sinistra

Pare sempre trafelato, Paolo Romano, consigliere regionale lombardo del Partito Democratico. Sicuramente è quasi sempre in ritardo agli appuntamenti. Lo conosco da anni. Da quando lo approcciai perché ritenevo avesse una marcia in più. Per andare dove, non ce l’avevo ancora molto chiaro. Leader carismatico dei Giovani Democratici, in opposizione a un altro che nel futuro vedremo molto, ovvero Lorenzo Pacini, ha costruito un gruppo nel quale trova sempre il modo di spiccare. 


Se un tempo, una decina d’anni fa, i Giovani Democratici - detti anche “la giovanile” - valevano come il due di coppe nella briscola a quadri, adesso non è più così. Sono di fatto l’ossatura organizzativa del partito. Basta andare a una delle feste dell’unità, o a qualunque iniziativa. Paolo Romano, per molti di loro, è un idolo e un portavoce. Non sempre con le idee politicamente chiarissime, per dirla tutta, e molto spesso con i toni sopra le righe. Però con l’energia che al Pd serve.  

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Paolo Romano, dalla Flotilla a palcoscenici nazionali?

L’ultima di Romano è stata quella di imbarcarsi sulla Flotilla, unico del consiglio regionale lombardo. E’ stato preso, come gli altri, ma rilasciato ben dopo i parlamentari - che subito hanno preso un aereo e sono rientrati in Italia. E’ uno, Romano, che calcola poco e agisce molto d’impulso. Va bene per governare? Oggi forse ancora no, ma nell’arena del consiglio performa. Tuttavia questa volta, anche se se la fosse studiata, l’avrebbe studiata davvero bene. 

C’è da scommetterci che pioveranno gli inviti in tv e che il suo volto, con quegli occhiali e la faccia da bravo ragazzo, inizierà ad essere conosciuto a livello nazionale. Sul locale la rete ce l’ha. C’è solo da compattare un po’ le fila e magari darsi una piattaforma politica che non comprenda tutto lo scibile umano di sinistra, che molto spesso è in contraddizione con se stesso. Ma per farlo l’energia ce l’ha, ed è già molto di più di buona parte del resto del partito.

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