Le piscine chiuse in estate ed il ruolo di Milanosport, Cenerentola delle società comunali
Ogni estate a Milano la stessa, triste storia. Piscine inagibili, perchè? Non funziona buttarla in politica, i problemi paiono essere nella gestione amministrativa di Milanosport. Il commento
Le piscine chiuse in estate ed il ruolo di Milanosport, Cenerentola delle società comunali
Ogni estate a Milano, negli ultimi anni, la stessa cosa. Anche un po’ umiliante, per dirla tutta. Nella grande città, nella ricca città, dove la gente ama nuotare, le piscine - che poi sono l’unica cosa, o comunque la principale, che viene gestita dalla società Milanosport - costituiscono un problema. La politica, appena appare il primo sole, si surriscalda: perché mai le piscine non funzionano? Perché molte sono inagibili? Possibile mai che un milanese debba invidiare il comune di Battuda e mille altri? Domande lecite.
Questa vicenda può essere affrontata in tre modi, due validi e uno no (a mio modo di vedere, chiaramente). Quello non valido, diciamolo subito, riguarda quelli che la buttano in politica, ovvero in caciara. Tutta colpa della giovane assessora, dicono. Facile prendersela con Martina Riva: una donna, giovane, che fa politica. Anche un po’ sessista e sminuente, oltre che sbagliato. La verità è che la via tracciata dall’assessorato pare quella corretta: laddove i servizi debbano essere garantiti, e questo non può avvenire con fondi pubblici sempre più irrisori, si ricorre alle partnership con i privati. Fin qui, tutto bene. Poi però ognuno deve fare il suo mestiere: la politica indirizza. E se l’indirizzo è giusto, ma il risultato è questo, c’è un problema e pure bello grosso.
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Milanosport, cenerentola delle società comunali
Qui arrivano i due modi di leggere la vicenda, entrambi validi, di cui parlavo prima. Riguardano Milanosport. La società, una cenerentola tra quelle del Comune di Milano tanto che qualcuno avrebbe voluto sopprimerla e integrarla (si parlava di MM Spa, ma non se ne fece nulla), ha la difficoltà oggettiva che hanno tutte le società pubbliche o parapubbliche: una giustizia amministrativa che tutto blocca, tutto ritarda. Se un cantiere parte due anni dopo bisogna baciare per terra e rendere grazie al Dio dei TAR e dei Consigli di Stato. Come si fa ad essere efficienti in queste condizioni? Impossibile. C’è da chiedersi però se lato Milanosport sia stato fatto tutto correttamente L’ultimo modo valido di intendere la vicenda delle piscine, emblematica a mio modo di vedere, riguarda la qualità delle operazioni amministrative messe in campo da Milanosport. La domanda qui è: sono tutte corrette? Il rapporto instaurato sulle ristrutturazioni, con le altre società dell’orbita comunale eccetera è stato eccellente o problematico? Io ho la mia risposta, ma lascio al lettore o ascoltatore il ragionare se è andato tutto bene o se qualcosa è andato incredibilmente storto.
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