Quirino Principe 90: la Scala festeggia il compleanno del grande intellettuale

Quirino Principe 90: la Scala festeggia il compleanno del grande intellettuale

È uno dei più grandi intellettuali italiani: critico musicale, musicologo, storico della musica (ricordiamo le sue monumentali biografie di Malher e Richard Strauss), insegnante (conservatori di Milano e Trieste, Università Roma Tre), germanista, traduttore (indimenticabile e indimenticata la sua versione del “Signore degli anelli” di Tolkien per Rusconi nel 1970), accademico effettivo di Santa Cecilia, Croce d’oro di prima classe della Repubblica Austriaca. Personaggio dal pensiero forte, uomo indipendente e dal radicale senso critico, lo potremmo definire un indomito dello spirito. Oggi, 19 novembre, è il novantesimo compleanno di Quirino Principe. 

Il Teatro alla Scala, insieme a Libreria Italiana Musicale, lo omaggia con il volume "Un wagneriano alla Scala. Saggi scaligeri su Wagner, Strauss, Weber, Mahler", a cura di Raffaele Mellace e con una postfazione di Marcello Nardis, che verrà presentato venerdì 21 novembre alle ore 17 presso il Ridotto dei Palchi "A. Toscanini" del Teatro alla Scala, in presenza di Quirino Principe stesso.

"Principe, una partecipazione militante alla vita del teatro"

“La scelta di scritti raccolti nel volume – scrive il teatro milanese nel comunicato stampa ufficiale - registra una partecipazione militante alla vita del teatro diversa rispetto alle recensioni di un critico. Per decenni Quirino Principe ha accompagnato il pubblico scaligero con la vastità delle conoscenze, la profondità e l’arguzia del suo discorso attraverso ampi saggi introduttivi agli spettacoli in scena pubblicati nei programmi di sala. Dedicati in gran parte al teatro musicale, non senza divagazioni nel repertorio concertistico, i saggi selezionati per questa pubblicazione, a celebrare i novant’anni di uno degli intellettuali italiani contemporanei di maggior rilievo, illuminano testo e contesto, ragioni musicali e pensiero estetico dei titoli in cartellone. Una riflessione che individua nella linea Wagner-Strauss il cuore degli interessi del musicologo e germanista, ma indaga con sottigliezza non minore anche altri autori, a cominciare da Weber, Mahler e Čajkovskij.”

LEGGI TUTTE LE NOTIZIE DELLA SEZIONE DI MILANO