Regionali, Salvini: "In Lombardia senza preclusioni, sceglie il candidato il partito che prende più voti"
Il leader della Lega frena l'entusiasmo dei suoi, che sperano di poter mantenere l'ultima parola nella scelta del candidato governatore lombardo: "C'è un accordo con FdI"
Matteo Salvini
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Regionali, Salvini: "In Lombardia senza preclusioni, sceglie il candidato il partito che prende più voti"
Dopo il successo leghista in Veneto, si riapre la partita per il candidato governatore del centrodestra in Lombardia? Il leader Matteo Salvini, intervistato da Repubblica, frena l'entusiasmo dei suoi: “Si vota fra più di due anni, è prematuro parlarne adesso”, afferma. Nessun veto da parte della Lega, ma nemmeno automatismi: “Non ci sono veti, non abbiamo preclusioni se gli alleati vorranno suggerire un’indicazione”.
Il vicepremier ricorda però che “l’accordo con FdI prevede che il candidato sia espresso dal partito che prende più voti”. E aggiunge che, se la Regione arriverà a fine legislatura, sarà il risultato delle prossime politiche a determinare i rapporti di forza: “Se la Lombardia andrà al voto a scadenza naturale, vedremo alle politiche quale sarà il partito più forte”.
Salvini: "In Lombardia si vota a scadenza naturale"
E l'ipotesi di un voto anticipato in Lombardia? Salvini esclude questa prospettiva: “Noi stiamo lavorando per votare a scadenza naturale, non prevedo il futuro”. Un chiaro segnale di continuità sul percorso che porta alle elezioni regionali del 2028. Ed a proposito di tempistiche, Salvini si mostra piuttosto freddo anche all'ipotesi - che agli esponenti lombardi del Carroccio non dispiace affatto - di uno spacchettamento del partito modello Cdu-Csu: "Sono disponibile a ragionare con tutti, ma ho la testa alle politiche del 27, non mi metto a riorganizzare il partito a meno di un anno e mezzo dal voto". Insomma, la vocazione nazionale della Lega non può essere messa in discussione.
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