Sala a tutto campo: "Milano non è nel cuore del governo. Urbanistica, c'è amarezza. Elezioni, a centrosinistra qualcuno si fa avanti"

Il sindaco Beppe Sala a tutto campo durante il tradizionale brindisi di Natale con la stampa: dalla manovra alle elezioni, passando per Leoncavallo ed urbanistica

Di Giorgio d'Enrico

Beppe Sala

Milano

Milano, Sala a tutto campo al brindisi di Natale con la stampa

Dal taglio alle risorse per il trasporto pubblico alle incertezze sull’urbanistica, fino alle prospettive per le Comunali del 2027 e al futuro del Leoncavallo. È un bilancio a tutto campo quello tracciato dal sindaco di Milano Giuseppe Sala nel corso del tradizionale brindisi di Natale con la stampa a Palazzo Marino.

"Milano non è esattamente nel cuore dell'esecutivo..."

Il primo bersaglio è il governo. “Ancora una volta devo dire che Milano non è esattamente nel cuore dell’esecutivo”, afferma Sala, riferendosi alla manovra finanziaria. Secondo il sindaco, la legge di bilancio penalizzerebbe il capoluogo lombardo con un taglio di circa 15 milioni di euro destinati alla M4 e al trasporto pubblico locale. “Il Tpl è sempre il grande penalizzato – sottolinea – pur essendo il servizio che i cittadini sentono come più necessario nella vita quotidiana”.

Critiche anche sul fronte della sicurezza e delle Olimpiadi. Sala segnala che il fondo per coprire gli straordinari della polizia locale durante i Giochi non sarebbe accessibile a Milano, nonostante l’evidente necessità di rafforzare i servizi: “È chiaro che durante le Olimpiadi ci sarà bisogno di fare tanti straordinari. Insomma, ancora una volta Milano non è esattamente nel cuore del governo”.

Urbanistica, Sala: "Amarezza per Tancredi. Il Salva Milano è morto ma serve una soluzione"

Spazio poi al capitolo urbanistica, dopo la decisione della Cassazione sull’ex assessore Giancarlo Tancredi. “Non entro in polemiche – chiarisce Sala – ma per quello che leggo pesano nella mia mente e nel mio cuore in egual modo la soddisfazione e l’amarezza”. Il sindaco ribadisce che la vita di Tancredi “non è irrimediabilmente rovinata”, ma ammette un disagio più profondo: “Nel mio ruolo uno vorrebbe avere più certezza delle regole”. Per Sala, la distanza tra le valutazioni della Procura e le decisioni finali dei giudici evidenzia un problema strutturale. “Il Salva Milano è morto – conclude – ma una soluzione che chiarisca le regole serve”.

Elezioni, Sala: "A centrosinistra qualcuno si fa avanti, a centrodestra no"

Uno sguardo anche alla politica cittadina e alle elezioni comunali del 2027. Sala osserva come, nel centrosinistra, “qualcuno si fa avanti”, mentre nel centrodestra i nomi tardano ad arrivare. “Dal mio punto di vista questa è una buona notizia per il centrosinistra”, dice, ricordando le difficoltà della scorsa campagna elettorale e auspicando comunque “un candidato forte nel centrosinistra e un candidato forte nel centrodestra”.

Sala e il Leoncavallo: "Lavoriamo per favorire il dialogo tra le parti"

Infine, il futuro del Leoncavallo. Sala conferma di aver incontrato una delegazione del centro sociale e di aver apprezzato la partecipazione al bando per l’area di San Dionigi, nonostante la complessità dell’intervento, che richiede ristrutturazione e bonifica dall’amianto. Il sindaco ribadisce però che, per storia e vocazione, la sede più adatta resta quella originaria di via Watteau, sgomberata lo scorso agosto.

“Come Comune non possiamo mettere risorse dirette – spiega – ma stiamo lavorando per favorire il dialogo tra le parti”. La strada indicata è quella di una perizia sull’immobile e del coinvolgimento di una banca primaria che possa affiancare il Leoncavallo, già in contatto con la proprietà. “Il mio auspicio – conclude Sala – è trasformare un bene privato in uno spazio pubblico sicuro, dove possano riprendere attività che sono un valore per la città. Dopo Natale ci attiveremo per capire se l’operazione ha senso”.

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