Salvini: "Milano, chiederò agli alleati di scegliere già in autunno il candidato sindaco"

Il leader della Lega sull'indagine nell'urbanistica: "Sarebbe opportuno che fossero i cittadini a poter tornare a esprimersi. Milano deve tornare a correre. Cosa che, per colpa di Sala, oggi non sta facendo"

di Giorgio d'Enrico

Matteo Salvini

Milano

Salvini: "Milano, chiederò agli alleati di scegliere già in autunno il candidato sindaco"

Milano, secondo il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, è una città “ferma” e “immobile” a causa di una giunta che “non governa più”.  Salvini ha ribadito che il centrodestra deve accelerare sull’individuazione del candidato sindaco per Palazzo Marino: “A prescindere dalle inchieste. Io delle idee le ho, degli incontri li ho fatti. Ci sono persone che si metterebbero a disposizione per una Milano del futuro. Chiederò agli alleati di scegliere in fretta, già in autunno”. 

Il leader leghista ha poi lanciato un attacco diretto al sindaco Giuseppe Sala: “Non vorrei che la sinistra si chiudesse nel fortino per paura di perdere le elezioni. I milanesi non possono andare avanti altri due anni con una città ferma. Milano è la città che guarda più avanti rispetto a tutte in Italia: semmai le difficoltà ci spronano a fare ancora di più e meglio. Non penso che nessuno si metterà paura per queste inchieste, anche se un’indagine che coinvolge sindaco, assessori e imprenditori tranquillo non ti lascia”. 

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Salvini: "Sarebbe opportuno che i cittadini potessero tornare ad esprimersi"

Salvini, pur evitando commenti sulle indagini della Procura, ha espresso preoccupazione da cittadino prima che da ministro: “Sarebbe opportuno che fossero i cittadini a poter tornare a esprimersi. Non per le inchieste, da cui spero che tutti possano uscire innocenti, ma perché Milano deve tornare a correre. Cosa che, per colpa di Sala, oggi non sta facendo”. Il vicepremier ha anche ricordato lo stallo di progetti chiave come lo stadio di San Siro, definendolo “un piccolo esempio del nulla” e “degli anni persi”: “Io dico al sindaco di fare quello che la coscienza gli dice di fare. Mi aspetto che parli ai milanesi di quello che non stanno facendo. Milano non può permettersi di rimanere ferma, altrimenti rimaniamo indietro rispetto alle altre capitali europee”.

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