San Raffaele, Bertolaso: “Diffida immediata all'ospedale, nessuna inerzia". Ma in aula esplode la protesta delle opposizioni
Dopo i disservizi di inizio dicembre, Ats ha imposto prescrizioni esecutive. Bertolaso: "Azione tempestiva e rigorosa”. Le opposizioni: "Rivedere i rapporti con il privato"
San Raffaele, Bertolaso: “Diffida immediata all'ospedale, nessuna inerzia e sicurezza dei pazienti garantita”
Dopo i disservizi registrati all’ospedale San Raffaele di Milano tra il 5 e il 7 dicembre, la Regione Lombardia rivendica la tempestività degli interventi messi in campo a tutela dei pazienti. A ricostruire la sequenza degli eventi è stato l’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, nel corso di un’informativa in Consiglio regionale.
"L’11 dicembre l’ospedale forniva all’Ats un piano di risoluzione delle criticità a seguito di un verbale ispettivo che disponeva questo genere di iniziative", ha spiegato Bertolaso. "Conseguentemente, il giorno dopo, il 12 dicembre, l’Ats ha emesso una notifica all’ente gestore di diffida formale ai sensi dell’articolo 27 quinquies della legge regionale 33 del 2009, con prescrizioni immediate ed esecutive a tutela della sicurezza dei pazienti".
Nella stessa giornata, ha aggiunto l’assessore, si è svolto anche un incontro istituzionale tra i vertici dell’Ats e la nuova governance dell’ospedale. "Nel corso dell’incontro sono stati illustrati e approfonditi i contenuti della diffida, si definivano ulteriori azioni correttive e di rafforzamento organizzativo e l’ente confermava la piena collaborazione e l’impegno al ripristino strutturale dei requisiti richiesti".
Secondo quanto riferito in Aula, la situazione sarebbe ora rientrata nei parametri indicati dall’autorità sanitaria. "Ad oggi le attività assistenziali interessate risultano riorganizzate secondo le prescrizioni impartite, la sicurezza dei pazienti è sempre stata garantita attraverso misure immediate e verificabili e l’Ats prosegue il monitoraggio costante dell’attuazione delle prescrizioni, riservandosi ogni ulteriore valutazione prevista dalla normativa vigente", ha dichiarato Bertolaso.
L’assessore ha quindi respinto qualsiasi ipotesi di ritardi o sottovalutazioni da parte delle istituzioni regionali. "La sequenza degli eventi dimostra che non vi è stata alcuna sottovalutazione, che non c’è stata inerzia, che non c’è stato nessun ritardo da parte delle istituzioni regionali", ha concluso, sottolineando come l’intervento sia stato "tempestivo, coerente e rigoroso», nel pieno rispetto delle competenze e «a tutela dell’interesse pubblico".
San Raffaele, la protesta delle opposizioni lombarde: "Rivedere i rapporti con il privato"
Al termine dell'intervento di Bertolaso in consiglio regionale oggi è andata in scena la protesta delle opposizioni. “Parlateci del San Raffaele, stop privatizzazione della sanità”. Sono i due striscioni mostratidal Pd insieme alle forze di centrosinistra
Il Pd non è soddisfatto di quanto ha sentito, come spiega il capogruppo Pierfrancesco Majorino: “Il Presidente Fontana e l'assessore Bertolaso minimizzano, fanno finta che la vicenda del San Raffaele sia una piccola questione specifica, un piccolo incidente di percorso. Invece noi crediamo di essere di fronte a un grande problema: come funziona il sistema sanitario lombardo? Lo abbiamo denunciato in Aula e chiediamo che venga rivisto in maniera radicalissima il rapporto coi grandi gruppi della sanità privata. Questo è un tema che riguarda la qualità della prestazione relativa alla cura, la salute delle cittadine e dei cittadini lombardi. Basta con la privatizzazione, basta con il ricatto “vuoi farti curare? Allora paga””.