San Siro, Marotta: "Su Oaktree affermazioni pesanti, ma gli investitori sono aperti al confronto"

All'Università Bicocca, dove ha ricevuto una laurea ad honorem, il dirigente è tornato a parlare della vendita dello stadio ad Inter e Milan: "Sarebbe un dispiacere lasciare Milano, ma..."

di Giorgio d'Enrico
Milano

San Siro, Marotta: "Su Oaktree affermazioni pesanti, ma siamo aperti al confronto"

All'Università Bicocca è stata oggi conferita la Laurea magistrale honoris causa in "Marketing e mercati globali" al presidente dell'Inter Giuseppe Marotta. A margine della cerimonia il dirigente - incalzato dai giornalisti - è tornato sulla vendita di San Siro ad Inter e Milan da votarsi in Comune lunedì: "Dopo una affermazione molto pesante, intravedendo dei lati oscuri in due investitori che invece lo fanno nella massima trasparenza, Oaktree si mette a disposizione per un confronto perché nessuno vuole violare le leggi". La risposta di Marotta è alle dichiarazioni del Comitato inerenti alla poca trasparenza dei proprietari delle due squadre e ai conseguenti rischi di riciclaggio e infiltrazione della criminalità. "Su San Siro" ha proseguito Marotta "c'è sano realismo: non ci si rende conto di come Milano rischi di non avere uno stadio per le due squadre della città. Sarebbe una sconfitta per l'intera città, che deve avere il suo stadio". 

Sulla delibera: "Se Comune dovesse dire no, ci guarderemmo altrove"

Sempre a proposito della vendita di San Siro, Marotta ha approfondito le ragioni delle due squadre e della FIGC:  "Con sensibilità e intelligenza, spero che gli amministratori possano capire che la città ha bisogno di uno stadio nuovo, moderno. In questo momento Milano è fuori dalle città candidate a rappresentare l'Italia negli Europei 2032. Io auspico che non ci siano preclusioni, tutto deve essere fatto con la massima trasparenza, ma sia il Milan che l'Inter garantiscono questa trasparenza. Se il Comune dovesse dire no è evidente che ci guarderemmo attorno, questo un problema va risolto. Sarebbe un dispiacere: Milan e Inter sono squadre di Milano ed è giusto che lo stadio sia a Milano". "San Siro" ha concluso "è stato un contenitore di emozione ma oggi non risponde più alle esigenze e ai criteri dal punto di vista regolamentare ma soprattutto di ospitalità e anche di adeguamento con i tempi". 

Sulla Laurea honoris causa: "Riconoscimento straordinario nella mia carriera"

Caso San Siro a parte, la cerimonia è stata comunque un momento di grande emozione per Marotta: "Vorrei ringraziare l'ateneo, ma anche i tanti amici e colleghi presenti, come il mio primo presidente Guido Borghi. La nuova proprietà dell'Inter, rappresentata qui da Katherine Ralph, mi ha dato fiducia e culmine alla mia carriera: diventare presidente dell'Inter, attraverso un percorso come il mio, è qualcosa di eccezionale, lo sento profondamente nell'animo. Mi ha dato lo stimolo per dare il massimo di me in questa nuova avventura". "Per me è un giorno estremamente emozionante. Negli ultimi anni mi è capitato spessissimo di ricevere riconoscimenti e premi, ma questo è qualcosa di unico, straordinario e indimenticabile" ha detto il presidente nerazzurro.

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