San Siro, del vecchio impianto resterà solo il 9 per cento: il piano di Milan e Inter

I dettagli del piano di Inter e Milan: previsto l’abbattimento di oltre il 90% dello stadio. Un masterplan con hotel, uffici e museo dei club. Previste ricadute economiche da 3 miliardi l'anno

Stadio San Siro a Milano

Milano

Il documento con la relazione firmata da docenti di Politecnico e  Bocconi è stato consegnato da Milan e Inter a Palazzo Marino a giugno. Ecco i dettagli. Del Meazza resterà solo il 9%, mentre il secondo anello sarà conservato per il 20%. I costi salgono a 126,8 milioni, con 228mila tonnellate di calcestruzzo da smaltire come materiale contaminato. Ed ancora: 43mila metri quadri di uffici, due hotel da 350 camere, spazi commerciali, ristoranti e il museo con biglietti a 38 euro. Previsto un impatto economico di 3 miliardi di euro l'anno

San Siro, del vecchio impianto resterà solo il 9%: il piano di Milan e Inter

La “Relazione conclusiva alla negoziazione” firmata da Alessandra Oppio (Politecnico) e Giacomo Morri (Bocconi) fotografa il futuro di San Siro. Il progetto prevede la demolizione del 91% dell’impianto, con la rimozione integrale del primo anello (13.714 metri cubi), del terzo anello (10.312 mc) e delle torri (26.060 mc). L’80% del secondo anello sarà abbattuto, mantenendone solo il 20%. In totale si tratta di 91.382 metri cubi di calcestruzzo da demolire e 9.072 da conservare.

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La presenza di contaminanti nei terreni dell'area di san Siro

Le analisi condotte dal Politecnico e da 40 carotaggi supplementari hanno rivelato la presenza di contaminanti. Ventidue campioni hanno superato i limiti di pH e due quelli per il cromo. Di conseguenza, tutto il materiale di demolizione dovrà essere trattato come contaminato, con costi complessivi saliti a 126,8 milioni. In totale si dovranno smaltire 228.458 tonnellate di calcestruzzo.

Il nuovo stadio e i servizi previsti: alberghi a quattro stelle e spazi commerciali

Se ancora manca un rendering del futuro impianto, il documento consegnato il 12 giugno al Comune da Inter e Milan ed oggi ampiamente descritto dal Corriere delinea la cornice del progetto. Attorno al nuovo stadio sorgeranno 43mila metri quadri di uffici, 20mila di hotel e 15mila di parcheggi interni. Gli alberghi saranno a quattro stelle, circa 350 camere ciascuno, mentre sono previsti anche spazi commerciali, ristoranti e il museo dei due club, con biglietti a 38 euro e una stima di 450mila ingressi annui.

Un masterplan con ricadute economiche per 3 miliardi di euro l'anno

Secondo le società, il masterplan produrrà un impatto economico complessivo da circa 3 miliardi di euro l’anno: 900 milioni a beneficio diretto del quartiere San Siro e 1,2 miliardi per l’area metropolitana milanese. Un’operazione che, oltre a ridisegnare l’area urbana, punta a generare un indotto significativo per l’economia cittadina.

Sala: "San Siro, investimento da 1,5 miliardi inimmaginabile per il pubblico"

"Milano ha bisogno di uno stadio da 70.000 persone e quindi vuol dire un investimento tra 1 miliardo a 1 miliardo e mezzo e il pubblico non potrebbe mai immaginare nemmeno immaginare di sostenerlo, questo ci spinge a trovare una formula per cui lo stadio sia di proprietà delle squadre che si prendono carico dell'investimento; abbiamo fatto una recente delibera di giunta, adesso andrà in consiglio comunale: vedremo nelle prossime settimane se il consiglio approverà questa idea". Dopo la delibera di giunta che avvalla la cessione di San Siro a Inter e Milan, il sindaco di Milano Giuseppe Sala interviene a margine del primo incontro che ha inaugurato il festival di Open a Parma. 

Stadio, bagarre nella prima commissione preliminare

Nel frattempo è già bagarre nella prima commissione preliminare tenutasi oggi a Palazzo Marino. L'opposizione ha esordito denunciando  il mancato rispetto dei termini regolamentari di convocazione. Dubbi sono emersi anche sul merito: il consigliere di Forza Italia Alessandro De Chirico ha parlato di "una delibera in bianco", contestando la presunta mancata votazione palese in giunta e l'assenza della firma del sindaco. Il vicesindaco Anna Scavuzzo ha sottolineato la trasparenza del percorso: "Questa commissione non è risolutiva ma preparatoria, serve a orientare i consiglieri nella lettura dei documenti e a raccogliere domande utili alle prossime sedute. La delibera è stata esaminata dalla giunta e spetterà al consiglio approvarla".

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