San Siro verso la vendita, il Comune detta le condizioni: più trasparenza, maxi parcheggio bici e spazio al calcio femminile
Il Consiglio comunale approva quattro ordini del giorno sulla vendita di San Siro: focus su mobilità sostenibile, legalità e pari opportunità
San Siro verso la vendita, il Comune detta le condizioni: più trasparenza, maxi parcheggio bici e spazio al calcio femminile
Il futuro stadio di Milan e Inter punta a diventare anche un modello di mobilità sostenibile. Il Consiglio comunale di Milano ha approvato un ordine del giorno che invita i club a realizzare il più grande parcheggio per biciclette d’Italia, con almeno 10mila posti per bici tradizionali, a pedalata assistita e cargo bike. Un progetto che mira a ridurre la dipendenza dall’auto privata e a riallineare il piano di spostamenti del nuovo impianto agli standard europei sulla mobilità sostenibile.
Legalità e trasparenza nei cantieri: “Niente zone d’ombra sul nuovo stadio”
Altro tema cruciale, quello della trasparenza. Due ordini del giorno, presentati dal consigliere Rosario Pantaleo (PD), chiedono il rafforzamento dei controlli nei cantieri collegati all’operazione San Siro. Il Comune solleciterà l’adozione di sistemi informatici di allerta e monitoraggio – come quelli già utilizzati per la M4 – e la firma di Protocolli di Legalità con tutte le istituzioni coinvolte. Inoltre, Palazzo Marino dovrà verificare la titolarità effettiva dell’acquirente nel caso di società veicolo diverse dai fondi RedBird e Oaktree, oggi proprietari dei due club.
Calcio femminile al centro: “Nel nuovo San Siro spazio anche alle donne”
Il quarto ordine del giorno, a firma Diana De Marchi (PD), punta a una rivoluzione culturale: includere stabilmente le squadre femminili di Milan e Inter nei calendari del nuovo impianto. La delibera chiede anche spazi dedicati per allenamenti e partite, spingendo i club a investire di più nel calcio femminile e nella parità di accesso alle strutture sportive.
Bocciate le proposte dell’opposizione su quartiere e case popolari
Due ordini del giorno presentati da Lega e Forza Italia sono stati invece respinti. Il primo, di Alessandro Verri (Lega), proponeva di destinare parte dei ricavi della vendita alla riqualificazione del quartiere di San Siro. Il secondo, firmato da Alessandro De Chirico (Forza Italia), chiedeva di finanziare case popolari e la creazione della “Cittadella San Siro – Sport e Servizi alla Persona” nello stadio esistente.