Sgombero Leoncavallo, esplode la protesta: annunciata manifestazione nazionale il 6 settembre a Milano

Centinaia di persone riunite in assemblea sotto la pioggia: Farina lancia la mobilitazione di massa, mentre il sindaco Sala critica la gestione dello sgombero

di Giorgio d'Enrico
Milano

Lo sgombero del Leoncavallo ha acceso la protesta a Milano. In assemblea è stata annunciata una manifestazione nazionale per il 6 settembre, anticipata da un incontro cittadino nei primi giorni del mese. Il sindaco Sala esprime irritazione per non essere stato informato in anticipo dell’operazione.

Sgombero Leoncavallo, esplode la protesta: annunciata manifestazione nazionale il 6 settembre a Milano

Giovedì 21 agosto, poche ore dopo lo sgombero del centro sociale Leoncavallo in via Watteau, centinaia di persone si sono radunate in assemblea pubblica. Nonostante la pioggia, la partecipazione è stata significativa, segno della forte solidarietà verso lo storico spazio milanese.

Farina annuncia una mobilitazione nazionale

Durante l’incontro, lo storico leader del Leoncavallo ed ex parlamentare Daniele Farina ha annunciato l’organizzazione di una manifestazione nazionale “di massa” a Milano il 6 settembre. Prima, nei primi giorni del mese, si terrà un’assemblea cittadina.

Questa sarà la prima vera risposta di Milano dopo anni”, ha spiegato Farina, sottolineando che la mobilitazione servirà a capire se in città esista ancora una comunità pronta a difendere spazi sociali e culturali.

Le reazioni delle “Mamme del Leoncavallo”

Lo sgombero ha colto di sorpresa anche le “Mamme del Leoncavallo”, che hanno 30 giorni di tempo per recuperare gli oggetti all’interno e trattare con la proprietà. “Proviamo dolore e rabbia – ha dichiarato Marina Boer – ma questa vicenda ci conferma la bontà delle nostre idee. Milano non può essere solo un deserto di grattacieli, ha bisogno di luoghi di cultura e socialità”.

Sala: “Sgombero deciso senza avvertire il Comune”

Il sindaco Giuseppe Sala ha espresso forte irritazione per non essere stato informato in anticipo dell’operazione. In una nota ha chiarito che, durante il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza del giorno precedente, non era stato fatto alcun cenno a uno sfratto esecutivo. Sala ha aggiunto che, secondo la timeline ufficiale, l’intervento era previsto per il 9 settembre e che nel frattempo il Comune stava lavorando con i responsabili del Leoncavallo a soluzioni legali per mantenere vivo lo spazio.

Il Leoncavallo ha un valore storico e sociale per Milano – ha ribadito – e deve continuare a essere un luogo di cultura e partecipazione, ovviamente nel rispetto della legalità”.

 

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