Svolta nell'omicidio di Dolores Dori, il consuocero si costituisce: “L’ho uccisa durante una lite per i figli”
Dopo giorni di fuga, il 50enne si è presentato ai carabinieri di Brescia. La sparatoria al campo nomadi di Lonato del Garda scoppiò per rancori tra famiglie sinti
Dolores Dori: il video dell'agguato
Svolta nell'omicidio di Dolores Dori, il consuocero si costituisce: “L’ho uccisa durante una lite per i figli”
Colpo di scena nell’inchiesta sull’omicidio di Dolores Dori, la 44enne uccisa in una sparatoria al campo nomadi di Lonato del Garda (Brescia). Dopo settimane di indagini e ricerche serrate, il consuocero della vittima si è costituito, presentandosi spontaneamente al comando provinciale dei carabinieri. L’uomo è ora rinchiuso nel carcere “Nerio Fischione” di Brescia, accusato di omicidio.
Il delitto di Lonato: una faida nata dall’amore
Era il 2 ottobre quando il campo nomadi di Lonato si è trasformato in un campo di battaglia. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Dolores Dori è arrivata al campo con la madre e il figlio sedicenne, sfondando il cancello a bordo di un’auto. Poi, gli spari: prima partiti dall’auto, poi la risposta dall’interno del campo. Un proiettile ha colpito la 44enne, uccidendola sul colpo.
Dietro la tragedia, un dissidio tra famiglie sinti legato a storie sentimentali tra i figli. Un intreccio di gelosie, rancori e accuse reciproche che da mesi avvelenava i rapporti tra i due clan.
Arresti e colpi di scena: il figlio aveva filmato tutto
Pochi giorni dopo la sparatoria, il figlio 16enne della vittima e la nonna erano stati fermati con l’accusa di tentato omicidio aggravato e porto abusivo d’armi. Determinante per gli inquirenti è stato un video girato dallo stesso ragazzo, che aveva ripreso la scena degli spari con il cellulare.
Quel filmato ha permesso ai carabinieri del Nucleo investigativo di Brescia e della Compagnia di Desenzano di ricostruire il caos di quella sera e di individuare il 50enne come autore del colpo mortale.
La confessione e il fermo
Dopo giorni di pressione e appostamenti, il 50enne non ha retto più e ha deciso di costituirsi. È stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto su ordine della Procura di Brescia. Ora si attendono gli esiti degli accertamenti balistici per confermare chi abbia esploso il proiettile che ha ucciso Dolores Dori. Intanto, gli inquirenti non escludono nuovi sviluppi e possibili altri indagati.