Tremendo schianto tra moto nel Comasco: morti due ragazzi di 17 e 20 anni

Laerte Gauli e Fabio Crescitelli, uniti dalla passione per le due ruote, sono morti scontrandosi con le loro moto a Grandate

Di Giorgio d'Enrico
Milano

Tragedia a Grandate, in provincia di Como: due ragazzi, Laerte Gauli di 20 anni e Fabio Crescitelli di 17, hanno perso la vita in un incidente in moto avvenuto poco prima della mezzanotte lungo via Mantero. Lo schianto ha distrutto i mezzi e scaraventato i corpi a metri di distanza. Sul posto soccorritori, carabinieri e vigili del fuoco, ma per i due giovani non c’è stato nulla da fare. Le indagini, rese difficili dall’assenza di telecamere, puntano a chiarire la dinamica attraverso testimonianze dirette

La tragedia a Grandate: morti un 20enne e un 17enne

Tragedia a Grandate,  lungo una strada del Comasco che costeggia capannoni industriali e l’autostrada Milano-Como. È qui, poco prima della mezzanotte di sabato, che hanno perso la vita Laerte Gauli, 20 anni, e Fabio Crescitelli, 17 anni. I due amici, entrambi appassionati di moto, viaggiavano sulle loro due ruote quando si sono scontrati con violenza.

Laerte, residente a Luisago e impiegato in Svizzera, guidava una Kawasaki Ninja 600 nera, protagonista frequente dei suoi post sui social. Fabio, che lavorava come meccanico a Oltrona di San Mamette, era in sella a una Tm Racing Enduro 125, la stessa moto che aveva scelto come immagine del profilo. Lo schianto ha distrutto entrambi i mezzi e scaraventato i corpi a distanza. I soccorritori hanno tentato a lungo di rianimarli e li hanno trasferiti all’ospedale Sant’Anna di Como, ma le ferite erano troppo gravi.

Le indagini sulla dinamica dello schianto a Grandate

I carabinieri della compagnia di Cantù stanno lavorando per chiarire l’esatta dinamica, resa complessa dall’assenza di telecamere nella zona. Le moto sono state trovate una di fronte all’altra e tra le ipotesi c’è quella che viaggiassero in parallelo, toccandosi poco prima dello schianto. Un amico di Fabio, intervistato dal Tg3, ha raccontato: "Da quello che ho capito si sono scontrati. L’altro ragazzo stava andando velocissimo, avendo una moto grossa, non ha visto il mio amico e si sono schiantati".

Il lungo rettilineo di via Mantero, che si presta a velocità elevate, è spesso frequentato da motociclisti della zona. Sabato notte non erano soli: altri ragazzi in moto si trovavano nelle vicinanze e hanno assistito alle fasi successive all’incidente, contribuendo a dare l’allarme.

I corpi sono stati già restituiti alle famiglie: la Procura non ha disposto l’autopsia. Domenica mattina i genitori di Laerte hanno portato un mazzo di fiori sul luogo dell’impatto. "Era un giovane bello e simpatico", ha ricordato il padre, ancora sotto choc.

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