L'ultimo regalo di Armani a Milano: 120 creazioni in mostra alla Pinacoteca di Brera
'Milano, per amore': più di centoventi creazioni di Giorgio Armani in dialogo con i capolavori della Pinacoteca di Brera
L'ultimo regalo di Armani a Milano: 120 creazioni in mostra alla Pinacoteca di Brera
Piu' di centoventi creazioni di Giorgio Armani in dialogo con i capolavori della Pinacoteca di Brera. E' l'ultimo regalo dello stilista al quartiere in cui viveva, molto piu' di 'casa sua' perche' rappresentava il nido delle sue scintille creative. Dal 24 settembre all'11 gennaio la mostra 'Milano, per amore' sara' aperta alla curiosita' di chi desideri vedere cos'ha prodotto questa 'corrispondenza di amorosi sensi' tra un talento dei nostri tempi e i grandi maestri dal Medioevo all'Ottocento. Piu' di centoventi creazioni ripercorrono lo stile di Giorgio Armani reimmaginando il percorso della galleria d'arte. Storia pittorica e storia della moda invitano a lasciarsi sorprendere da contrasti cromatici e materici.
La selezione proviene da Armani/Archivio, un 'dizionario' concettuale che racconta e definisce cinquant'anni di creatività evidenziando il ruolo della moda nella costruzione e nella trasformazione degli immaginari estetici e culturali.
"Per amore": cinquanta anni di creatività
"Una mostra puo' essere vista in due modi. Da una parte c'e' il soddisfacimento immediato dell'ego del creatore. Dall'altra c'e' il valore didattico, la testimonianza unica che puoi offrire al pubblico, ma soprattutto ai giovani creativi, attraverso la tua opera: una sensazione che dura e appaga. Ecco, io sono interessato a questo secondo aspetto" scriveva Armani nel suo libro autobiografico 'Per amore'. Per celebrare cinquant'anni di creativita', la Pinacoteca di Brera ospita per la prima volta una mostra sul percorso di stile tracciato da Armani attraverso una selezione di abiti.
Lo stilista ha piu' volte dichiarato il suo legame con Brera, il quartiere che aveva scelto per vivere e lavorare e di cui ammirava l'anima colta e insieme profondamente vitale, con il suo misto di eleganza e liberta' artistica. Un rapporto profondo riconosciuto dall'Accademia di Belle Arti che nel 1993 gli conferi' il titolo accademico per la coerenza della sua ricerca di stile, e il rigore con cui ha saputo unire la funzione alla fantasia dell'invenzione.
Crespi (Pinacoteca di Brera): "Armani rappresenta al massimo grado il carattere di Milano"
"Giorgio Armani e' stato una delle espressioni piu' alte della creatività italiana che si e' esplicata nell'essenzialita' e nel rigore delle forme, un rigore che da estetico e' diventato etico, cioe' ha permeato il suo modo di vivere e di lavorare. E in questo Giorgio Armani rappresenta al massimo grado il carattere di Milano. Armani e' anche l'espressione piu' tipica della cultura di Brera, luogo unico nel mondo dove da cinquecento anni si fa arte, ricerca e innovazione. Ed e' per questo che gia' lo scorso anno ho creduto giusto e doveroso celebrare in Pinacoteca i cinquant'anni della Maison con una mostra che ne esalta il talento assoluto e lo stile inimitabile", ha dichiarato nella conferenza stampa di presentazione, Angelo Crespi, Direttore della Pinacoteca di Brera.
Rostagno (Pinacoteca di Brera): "Un dialogo tra Armani ed il nostro patrimonio artistico"
"La moda intesa come arte decorativa viene accolta a Brera. Sara' un unicum: un dialogo fra Giorgio Armani, il museo e il patrimonio artistico custodito, restituito attraverso una selezione di sue creazioni", ha spiegato Chiara Rostagno, vicedirettrice della Pinacoteca di Brera. Gli abiti raccontano la varieta' di temi e codici che rendono il lavoro di Giorgio Armani inconfondibile: la rilettura della sartorialita'; il senso unico della decorazione; la predilezione per i colori neutri ma mai piatti; l'amore per la ricchezza inaspettata di lavorazioni, trattamenti e ricami, segni di un estro misurato che si rivela poco a poco, e cambia la definizione stessa di sobrieta'. I manichini, invisibili, lasciano che i corpi siano solo evocati dagli abiti.
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