Urbanistica a Milano, 36 indagati per il caso Parco delle Cave: “Aree svendute a vile prezzo”

Chiusa una tranche della maxi inchiesta sull’urbanistica milanese: tra i 36 indagati ex membri delle Commissioni Paesaggio, dirigenti comunali e un notaio. Al centro il progetto delle Residenze Lac

di Roberto Servio

Residenze Lac

Milano

Urbanistica a Milano, 36 indagati per il caso Parco delle Cave: “Aree svendute a vile prezzo”

Sono 36 le persone che rischiano il processo nella nuova tranche della maxi inchiesta sull’urbanistica a Milano. L’indagine, coordinata dall’aggiunta Tiziana Siciliano e dai pm Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici, riguarda il complesso delle Residenze Lac, tre torri tra i 9 e i 13 piani affacciate sul Parco delle Cave, nel quartiere di Baggio. Le accuse spaziano dall’abuso edilizio alla lottizzazione abusiva, fino ai falsi ideologici e alla corruzione urbanistica.

Le “aree svendute a vile prezzo” e il mancato piano attuativo

Secondo la Procura, lo Sportello unico dell’edilizia del Comune di Milano avrebbe consentito alla società Nexity Milano Parco delle Cave la “totale monetizzazione” di oltre 7.600 metri quadrati di aree destinate a standard pubblici, cedute “a vile prezzo” — 193,45 euro al metro quadro — ben al di sotto dei valori di mercato. Il tutto, sottolineano i pm, “in totale assenza di un piano attuativo”, nonostante l’intervento avesse un “rilevante impatto” urbanistico e ambientale.

La Cassazione, già nell’aprile scorso, aveva confermato il sequestro disposto dal gip Lidia Castellucci, ribadendo “il principio di pianificazione”: non possono essere costruiti edifici con volumi e altezze superiori a determinati limiti “se non previa approvazione di un piano particolareggiato o di una lottizzazione convenzionata”.

Tra gli indagati due Commissioni Paesaggio e un notaio

L’elenco degli indagati comprende tutti i componenti di due Commissioni Paesaggio attive tra il 2018 e il 2023, tra cui l’ex presidente Giuseppe Marinoni e l’architetto Alessandro Scandurra, già coinvolti in altri filoni dell’inchiesta. Coinvolti anche l’ex dirigente comunale Giovanni Oggioni, la dirigente Simona Collarini — oggi responsabile del procedimento sullo stadio di San Siro — e l’architetto e assessore all’Urbanistica di Torino, Paolo Mazzoleni.

Per la prima volta l’indagine tocca anche il ruolo di un notaio: Dario Restuccia, accusato di concorso nella lottizzazione abusiva per aver rogato nel 2019 la convenzione tra il Comune e la società Lakes Park, senza sottoporla all’approvazione del Consiglio comunale o della Giunta, come previsto dalla legge.

Residenze Lac: progetto da 77 appartamenti e tre torri sul Parco delle Cave

Il progetto delle Residenze Lac risale al 2018, anno del primo via libera della Commissione Paesaggio, e prevedeva la costruzione di tre torri da 9, 10 e 13 piani, alte fino a 43 metri, con 77 appartamenti di pregio affacciati su un’area di interesse ecologico. Secondo l’accusa, l’intervento è stato impropriamente qualificato come “ristrutturazione edilizia” e non come nuova edificazione, eludendo così l’obbligo di un piano attuativo e ottenendo sconti sugli oneri di urbanizzazione e vantaggi fiscali indebiti.

L’indagine sul Parco delle Cave si inserisce nel più ampio contesto del presunto “sistema” di favoritismi e scambi corruttivi emerso nei mesi scorsi attorno alla gestione dell’urbanistica milanese. Le due Commissioni Paesaggio, ormai sciolte, restano al centro del quadro accusatorio come fulcro decisionale di pratiche edilizie irregolari che, secondo gli inquirenti, avrebbero consentito a imprese e progettisti di ottenere vantaggi economici e urbanistici illegittimi.

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