Urbanistica, La Russa: "Sono stato il primo e unico a dire che il Salva Milano era un Salva Giunta Sala..."

L'affondo del presidente del Senato Ignazio La Russa sulle vicende milanesi: "La Giunta Sala ha dimostrato di non essere adeguata a Milano". Le reazioni del centrodestra

di Giorgio d'Enrico
Ignazio La Russa
Milano

Urbanistica, La Russa: "Sono stato il primo e unico a dire che il Salva Milano era un Salva Giunta Sala..."

"Ricordo a me stesso che sono stato il primo, per non dire l'unico, a dire che non si poteva parlare di Salva Milano, ma di Salva Giunta Sala. Perché non è giusto adesso scaricare tutto su Sala". Lo dichiara il presidente del Senato Ignazio La Russa commentando le vicende milanesi  e l'inchiesta sull'urbanistica.  "Dopo questa mia definizione, il provvedimento che silenziosamente stava passando al Senato, dopo che alla Camera forse non l'avevano capito, fu bloccato". 

La Russa: "La Giunta Sala ha dimostrato di non essere adeguata a Milano"

"Non sono contento che ci sia bisogno della magistratura, sarei stato più contento se autonomamente la politica avesse capito che quel percorso era sbagliato", ha aggiunto La Russa. E a chi gli domandava se il sindaco Beppe Sala debba dimettersi, ha risposto: "Io non chiedo mai le dimissioni quando inizia un provvedimento, che peraltro non mi pare, non so fino a che punto, riguardi personalmente. Sicuramente la giunta Sala ha dimostrato di non essere adeguata a Milano". "Il mio giudizio non è su questo episodio soltanto, lo dico da sempre: io credo che Milano abbia bisogno di una guida che non sia quella che adesso mette insieme verdi, non verdi, affaristi, non affaristi, politici perbene e politici con qualche ombra. Io mi auguro che quando si voterà questo sarà chiaro", ha concluso La Russa.

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Salvini: "Sarebbe giusto restituire la parola ai cittadini"

 "E' impressionante, 74 indagati compresi il sindaco e assessori. Non chiedo le dimissioni perche' sono garantista, ma sarebbe giusto restituire la parola ai cittadini. Questa amministrazione a Milano sta ingessando la citta' e ritarda con le autorizzazioni". Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, oggi a Caltanissetta, sull'inchiesta di Milano, prima di dirigersi a Catania per un incontro di partito. 

Fontana: "Quanti silenzi da chi di solito attacca chi è in difficoltà"

Ed oggi commenta la situazione anche il governatore lombardo Attilio Fontana: "Ho sentito anche un sacco di bei silenzi" di persone "che di solito sono sempre le prime a uscire e ad attaccare chi si trova in difficoltà. Oggi ho notato che mancano idee a queste persone ma va bene così..." "Bisogna essere coerenti nella vita, io lo sono sempre. Io credo che il garantismo sia un valore fondamentale, previsto dalla Costituzione, che vale sia per gli amici sia per gli avversari" ha aggiunto Fontana.

Mantovani (FdI): "Emerso un problema serio sulle scelte dell'amministrazione in materia di urbanistica"

“L’inchiesta della magistratura milanese ha messo in luce un vero e proprio sistema che, al di là delle singole responsabilità personali e degli eventuali reati che saranno accertati, pone un problema serio sulle scelte dell’amministrazione comunale di Milano in materia di urbanistica e di sviluppo della città”. È il commento dell’On. Mario Mantovani, Vice presidente della commissione giuridica al Parlamento europeo. “Da tempo, in verità, noi di Fratelli d’Italia avevamo denunciato uno sviluppo urbanistico che ha finito per penalizzare gli strati sociali meno abbienti della città, mettendoli sempre più ai margini della città. Anche gli studenti – conclude Mantovani – sono stati penalizzati a causa del costo degli affitti sempre più costosi e proibitivi per coloro che non hanno grandi fortune per abitare nei grattacieli e nei palazzi di lusso, privilegiati dal Comune”.

Lupi: "Il centrodestra non abbia due pesi e due misure"

"Non e' per indagini o avvisi di garanzia che si chiedono le dimissioni di una giunta o di un sindaco piuttosto che di un ministro", sostiene Maurizio Lupi interpellato sull'inchiesta milanese sull'urbanistica e sulla richiesta di dimissioni avanzata anche da esponenti della maggioranza per il sindaco Giuseppe Sala. "Quello che mi preoccupa, e ci preoccupa, e' la paralisi verso cui sta andando la citta' di Milano. Se si ferma Milano - sottolinea il presidente di Noi Moderati - si ferma l'Italia e quindi quello che noi diciamo e' che se c'e' un governo di sinistra, da 15 anni, che porta alla paralisi la citta' di Milano, questa e' la responsabilita' politica e su questo il centrodestra si deve preparare ad una seria alternativa al governo di sinistra, ma usare due pesi e due misure nel centrodestra e' un errore gravissimo". Nel centrodestra c'e' chi chiede le dimissioni di Sala, e' stato fatto notare. "Ognuno ha le sue sensibilita', credo che pero' la coerenza deve essere sempre la stessa".

De Chirico (FI): "Chiedevo le dimissioni di Tancredi un anno e mezzo fa"

Il consigliere comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico commenta: "Chiedevo al sindaco di rimuovere l'assessore Tancredi già un anno e mezzo fa. E l'ho ripetuto più volte in aula e sui giornali. Se lo sviluppo immobiliare è paralizzato da oltre un anno ci sono responsabilità politiche e amministrative chiare. Ho sempre pensato che Tancredi nella sua precedente veste di dirigente avesse delle colpe perché è colui che ha firmato il PGT con interpretazioni della legge urbanistica che hanno impantanato lo sviluppo a Milano. Ciò che sta emergendo in queste ore è ben più grave e riguarda anche il reato di corruzione. Ora credo che lui stesso si farà da parte per affrontare in maniera determinata e concentrata il processo che lo vedrà tra i banchi degli imputati, per difendersi come umanamente è giusto che sia. La storia ci dirà se è colpevole o innocente, ma non siamo noi a doverlo giudicare. Per questo Forza Italia fa bene a non scendere in piazza per chiederne le dimissioni. Sono convintamente garantista e lo rivendico con orgoglio".

Sironi (M5S): "Sala ha reso Milano ostaggio di una cementificazione barbara"

Dura la posizione della senatrice milanese del M5S Elena Sironi: "Noi del M5s denunciamo da anni questo sistema marcio di collusioni e corruzioni che si è creato tra gli uffici del Comune e la conventicola di affaristi e costruttori che ha tramutato la città in una mucca da mungere. Sala ha già contribuito a rendere questa città ostaggio di una cementificazione barbara. Arrivati a questo punto però, la sua giunta e l'attività amministrativa sono palesemente compromesse, quindi non tenga in ostaggio ancora Milano e molli subito. Al capoluogo lombardo sono stati fatti danni probabilmente irreparabili dal punto di vista economico, ambientale, sociale e anche umano: il primo passo è giocoforza l'addio definitivo della giunta Sala. Che ricordiamo, ha ancora in canna la porcheria del dossier dello stadio di San Siro, che ora va cestinata immediatamente. La giustizia deve fare il suo corso ma il danno alla qualità della vita dei milanesi è lì da vedere. Dopo Sala ci attende una lunga traversata nel deserto per cambiare completamente paradigma, e ridare a Milano quella dignità che è stata letteralmente asfaltata sotto colate di cemento e bitume". 

 


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