Urbanistica Milano, le Famiglie sospese: "Salvini prenda una posizione"

Primo incontro con il prefetto Claudio Sgaraglia ed il sindaco Giuseppe Sala per il comitato delle Famiglie sospese, con le case in cantieri fermi o sequestrati

di Giorgio d'Enrico

Filippo Borsellino, portavoce del Comitato Famiglie Sospese

Milano

Urbanistica Milano, le Famiglie sospese: "Salvini prenda una posizione"

"Il prefetto portera' le nostre istanze al ministro Salvini al quale abbiamo chiesto una presa di posizione in un senso o nell'altro". A dirlo, Filippo Borsellino, portavoce del Comitato famiglie sospese-vite in attesa, al termine del primo incontro col prefetto di Milano, Claudio Sgaraglia, e il sindaco, Giuseppe Sala, convocato proprio dal prefetto per affrontare le questioni degli acquirenti di case in cantieri fermi o sequestrati dopo le indagini sull'urbanistica. "Speriamo che il ministro Salvini voglia partecipare al prossimo tavolo" per cui non c'e' ancora una data, ha aggiunto Borsellino, perche' "le famiglie non sono ne' di destra ne' di sinistra. Quello che abbiamo sempre chiesto e' una convergenza politica per risolvere il problema, quindi una una collaborazione tra le varie forze del parlamento per aiutarci ad uscire da questa crisi". 
 
 Borsellino ha poi ribadito: "Sentiamo la necessita', cosi' come confermato alla procura a maggio, di un intervento legislativo, nel caso comunque questo non dovesse avvenire il Comune continuera' a lavorare per sbloccare la situazione. Infatti, per quanto riguarda il lavoro solo da parte amministrativa, il Comune punta a sbloccare diversi progetti da qui alla fine dell'anno. Il sindaco ha detto che e' disposto a tutto" per questo obiettivo. E per raggiungerlo, ha spiegato il portavoce del comitato, "ci sono diversi strumenti: sicuramente quello nazionale e' quello piu' semplice piu' e piu' veloce ma esistono anche alcuni strumenti amministrativi, come abbiamo detto nelle settimane scorse, ad esempio la revoca della scia, la presentazione di un piano attuativo, la votazione in giunta e poi la richiesta da parte dei cantieri sequestrati del dissequestro in procura, e quella appunto sara' una decisione della procura". 

La richiesta: "Adesso liberate anche noi, gli unici che continuano a pagare"

"La nostra richiesta, soprattutto dopo la la sentenza del tribunale del riesame e' questa: adesso liberate anche noi - ha concluso - siamo gli unici che continuano a pagare questa situazione, ci voltiamo a destra e sinistra e non vediamo colpevoli pero' continuiamo a vedere noi che paghiamo questa situazione, pur avendo sempre agito nei perimetri della legalita', quindi avendo pagato una casa davanti al notaio. Ci aspettiamo qualcosa di diverso da diversi mesi, piu' che incontri noi ci aspettiamo delle soluzioni". 

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