Via Quarti, dopo gli sgomberi nessuna soluzione. Ma si ipotizza un impegno ulteriore di Caritas

Dodici nuclei familiari sgomberati restano senza soluzioni immediate; il Comune valuta di affidare la gestione degli alloggi alla Caritas

di Giorgio d'Enrico
Milano

Via Quarti, dopo gli sgomberi nessuna soluzione. Ma si ipotizza un impegno ulteriore di Caritas

Non si è ancora risolta la vicenda legata allo sgombero di via Quarti, nel quartiere di Baggio. Il 16 dicembre, nelle Torri Aler, erano stati sgomberati dalle forze dell'ordine 12 nuclei familiari di occupanti abusivi, che si erano allacciati ai contatori di Unareti. Immediatamente è scoppiata la polemica: i nuclei familiari infatti erano composti anche da bambini e fragili. 

Il sindaco promette interventi, ma la strada è complicata

Il sindaco, durante la tradizionale conferenza stampa per gli auguri con i cronisti a Palazzo Marino, aveva annunciato di aver trovato una soluzione per il riallaccio delle utenze elettriche grazie a un accordo con la Caritas. Secondo i piani del sindaco, il Comune si sarebbe fatto carico dei primi due mesi. Tuttavia questa strada sta incontrando difficoltà: essendo abusivi infatti pare non sia possibile riallacciare i contatori agli alloggi occupati

Possibile ulteriore intervento di Caritas

In più, secondo rumors raccolti nel quartiere, buona parte degli occupanti avrebbe già provveduto a riallacciarsi illegittimamente, e questo complica ulteriormente la questione, anche dal punto di vista della sicurezza. Una delle soluzioni allo studio potrebbe essere quella di far prendere in carico alla Caritas non solo le utenze elettriche ma gli interi alloggi, che potrebbero essere messi a disposizione da Aler.

Il nodo delle responsabilità economiche

In ogni caso, la soluzione di via Quarti pare essere non immediata né semplice. Sullo sfondo un tema gigantesco, che tratta delle fragilità e - soprattutto - di chi deve prendersene carico. Chi accerta infatti la presenza dei fragili sono i servizi sociali del Comune, ma economicamente non è chiaro su chi ricada la responsabilità di pagare le utenze, e i mancati introiti degli affitti. Per ora sono le aziende che gestiscono le case popolari (Aler e MM) che si fanno carico delle morosità e dei costi, ma in una situazione che vede i conti in continuo peggioramento sarebbe necessario che la politica prendesse delle decisioni chiare da questo punto di vista.

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