Propaganda neonazista su TikTok, 29 indagati e un 21enne arrestato a Brescia

L’indagine del Ros porta alla luce una rete virtuale di gruppi suprematisti, xenofobi e antisemiti. Ventinove giovani indagati, tra cui anche minorenni. Perquisizioni in tutta Italia

di Giorgio d'Enrico
Milano

I carabinieri del Ros, coordinati dalla Procura di Brescia e dalla Direzione Nazionale Antimafia, hanno arrestato un 21enne accusato di propaganda e istigazione all’odio razziale, etnico e religioso. Il giovane era attivo su Telegram e TikTok all’interno di gruppi che inneggiavano al nazismo e al fascismo, promuovevano teorie negazioniste e istigavano alla violenza contro immigrati, ebrei e omosessuali. Identificati 29 altri membri, molti tra i 18 e i 25 anni, in tutta Italia.

Propaganda neonazista su TikTok, 29 indagati e un 21enne arrestato a Brescia


Un’operazione su scala nazionale ha colpito una rete virtuale legata all’estrema destra radicale. I carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale (Ros), con il coordinamento della Procura di Brescia e della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, hanno arrestato un giovane di 21 anni residente nel Bresciano, gravemente indiziato di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa.

L’indagine, avviata nel dicembre 2023, ha preso avvio dal monitoraggio costante dei profili Telegram e TikTok del ragazzo, considerato centrale nella diffusione di contenuti di matrice neonazista e suprematista. Il giovane era attivo in numerosi canali online dai nomi inequivocabili: “White Lives Matter Italia”, “Spirito fascista”, “Sangue e Suolo”, “Casa del Fascio”, ma anche gruppi come “Hooligans/NS/WP/WLM”, dove si faceva apertamente riferimento alla supremazia bianca (“White Power”) e si inneggiava alla violenza contro immigrati, persone di colore e appartenenti alla comunità LGBTQ+.

Secondo gli inquirenti, il 21enne non si limitava alla partecipazione passiva. Avrebbe attivamente diffuso idee negazioniste della Shoah, contenuti apologetici del fascismo e del nazismo, e incitato a compiere atti violenti, fino a pubblicare messaggi in cui si promettevano ricompense in denaro per azioni incendiarie contro esercizi commerciali frequentati da immigrati.

Anche cinque minorenni nella rete xenofoba e suprematista

Le indagini si sono rapidamente estese, portando all’identificazione di 29 altri soggetti coinvolti, residenti su tutto il territorio nazionale. La maggior parte di loro ha un’età compresa tra i 18 e i 25 anni, ma cinque erano minorenni all’epoca dei fatti. A loro carico sono state disposte 26 perquisizioni, tuttora in corso, e tutti risultano indagati per lo stesso reato: istigazione all’odio razziale, etnico e religioso, con l’aggravante dell’apologia del fascismo.

Tra i gruppi più attivi monitorati dai carabinieri figurano anche “Vannawaffen TM” (con contenuti ispirati al nazismo e all’accelerazionismo) e “Identità Europea”, dove venivano pubblicati post apertamente antisemiti, omofobi e razzisti.

L’inchiesta conferma come la radicalizzazione online, soprattutto su canali criptati e meno moderati come Telegram, stia trovando terreno fertile tra le fasce giovanili, spesso in assenza di contesti educativi o di contrasto sociale. Le indagini proseguono per individuare eventuali legami con organizzazioni strutturate e per verificare se i contenuti condivisi online si siano tradotti anche in azioni concrete sul territorio.

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