Vincenzo Marinese (Confindustria) a DNE: “Export, logistica e formazione chiavi per il Nordest competitivo”
Il vicepresidente di Confindustria è intervenuto alla prima edizione di Direzione Nord-Est fra i relatori del panel "Export e Made in Italy".
Vincenzo Marinese (Confindustria) a DNE: “Export, logistica e formazione chiavi per il Nordest competitivo”
La prima edizione di Direzione Nord-Est, svoltasi a Padova il 20 ottobre, il panel “Export e Made in Italy” ha analizzato le sfide per le imprese italiane nel contesto globale. Tra i relatori, Vincenzo Marinese, vicepresidente per l’Organizzazione e i Rapporti con Territori e Categorie di Confindustria, ha sottolineato l’importanza dell’internazionalizzazione: “I dati dimostrano che laddove noi abbiamo aperto nuovi mercati insieme all’Europa siamo cresciuti di più. Rispetto alla Corea del Sud siamo cresciuti del 160%, rispetto al Canada del 60% e del Giappone del 24%. Dove andiamo noi cresciamo.”
Ridimensionando l’impatto dei dazi, Marinese spiega: “Non sono un problema, è ovvio che si tratta di una doccia fredda, ma rispetto alla media europea e rispetto alla media degli altri paesi incidono il 2% in più facendo le proporzioni.” Il vero rischio, secondo l’imprenditore, sono le fluttuazioni valutarie: “Il tema fondamentale ora è evitare che ci sia un rischio cambio, perché se il dollaro si rafforza con l’euro, allora sì che diventa un problema dal punto di vista economico-industriale.”
Logistica e infrastrutture: investire per crescere
Marinese ha poi evidenziato la solidità del tessuto produttivo del Nordest: “Siamo il terzo territorio come Nordest in termini di esportazione, abbiamo un tessuto manifatturiero molto forte che continua a crescere nonostante il problema del mercato.”
Per rafforzare la competitività, secondo Marinese, è necessario puntare sulla logistica: “Fare rete, investire sulla zona logistica semplificata e perciò sul porto, infrastrutturare sempre di più le nostre zone.”
Formazione e competenze: il vero motore della crescita
Infine, Marinese ha sottolineato che il capitale umano è centrale: “Dobbiamo far sì che le competenze del nostro territorio crescano attraverso i percorsi formativi. Non si può più non investire sulla formazione e lo Stato, noi, le imprese e la Regione devono mettersi insieme per far sì che questo diventi un hub di formazione importantissimo.”