Autotorino compie 60 anni: nuova sede a Cosio Valtellino e investimenti per un futuro digitale e sostenibile
Autotorino festeggia 60 anni con una nuova sede a Cosio Valtellino, 640 mln di fatturato trimestrale e nuovi investimenti tra innovazione, persone e territorio.
Sessant’anni possono sembrare un traguardo che sa di bilancio, di consuntivo. Ma per Autotorino, il più grande dealer automobilistico italiano,
il compleanno numero 60 è tutto fuorché una celebrazione nostalgica. È piuttosto una dichiarazione d’intenti. Un’occasione per ribadire con forza la visione di un’azienda che ha saputo partire dalla Valtellina e diventare protagonista del mercato auto nazionale e internazionale, senza mai perdere il legame con il proprio territorio.
Nata come realtà familiare, oggi Autotorino è un gruppo da 70 sedi, 3.000 collaboratori e un’espansione che ha superato anche i confini italiani, con l’ingresso nel mercato polacco grazie all’acquisizione di una filiale a Varsavia. In occasione del sessantesimo anniversario, l’azienda ha inaugurato la nuova sede direzionale a Cosio Valtellino, alla presenza del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti: un edificio di 4.000 mq che ospita 300 collaboratori e che rappresenta il cuore operativo di un’organizzazione moderna, digitale e soprattutto umana.
L’inaugurazione coincide con numeri solidi e incoraggianti: nel primo trimestre del 2025, Autotorino ha raggiunto un fatturato di 640 milioni di euro, con 19.800 vetture vendute, in crescita del 5% rispetto allo stesso periodo del 2024. Anche i servizi di post-vendita sono in espansione, con un fatturato di oltre 55 milioni di euro, +7% su base annua, e un incremento del 6% nei passaggi in officina.
Numeri che raccontano una crescita strutturata, ma anche un pensiero che guarda al domani con lucidità e responsabilità. Perché se oggi Autotorino è tra i top dealer europei, lo deve a una strategia che ha messo le persone, il territorio e l’innovazione al centro di ogni decisione.
“Non ci siamo mai fermati, perché fermarsi avrebbe significato perdere il contatto con la realtà,” ha commentato il presidente Plinio Vanini, uomo simbolo della visione imprenditoriale che ha guidato il gruppo negli ultimi decenni. “Abbiamo attraversato dieci anni di cambiamenti epocali, in cui il numero dei dealer si è dimezzato. Eppure, in quel periodo, siamo passati da 12 a 70 sedi e da 300 a 3.000 collaboratori.” Una crescita che non è solo quantitativa, ma profondamente qualitativa, come testimonia anche la certificazione UNI/PdR 125:2022 per la parità di genere, ottenuta dal gruppo: un riconoscimento che diventa parte integrante del DNA aziendale, simbolo di un ambiente di lavoro rispettoso, equo e inclusivo.
Il futuro si costruisce su basi solide, ma con sguardo nuovo. Nei prossimi tre anni, Autotorino prevede investimenti per 75 milioni di euro, di cui 50 destinati al miglioramento funzionale delle strutture esistenti e 25 in piattaforme digitali e tecnologie che possano migliorare l’esperienza del cliente e l’efficienza dei processi interni. L’azienda punta tutto sulla digitalizzazione intelligente, non come slogan, ma come leva per costruire una relazione duratura e personalizzata con ogni cliente.
Il ministro Giorgetti, nel suo intervento, ha sintetizzato con efficacia la chiave del successo dell’azienda: “Dietro a un’impresa come Autotorino ci sono tre elementi: l’imprenditore, la famiglia e i collaboratori. Tutti uniti da una visione, da valori condivisi e dalla capacità di adattarsi ai tempi. Che tutto questo sia accaduto a Cosio Valtellino, e non in una metropoli, è qualcosa di straordinario.”
Proprio questo legame con il territorio è uno degli aspetti più affascinanti del modello Autotorino. La nuova sede è molto più di un fabbricato moderno: è un manifesto culturale e organizzativo, come spiega Stefano Martinalli, Direttore Generale del gruppo. “Abbiamo voluto uno spazio che generi valore per chi ci lavora, ma anche per la comunità. Un luogo dove si costruisce cultura d’impresa, dove il benessere delle persone è al centro. È il simbolo della nostra responsabilità verso un modello di impresa che va oltre il profitto.”
La nuova direzione generale, infatti, non è solo efficiente ma anche sostenibile, costruita con materiali locali come legno e pietra, e progettata per garantire comfort, luce naturale e qualità della vita. Un ambiente pensato per rafforzare il senso di appartenenza e rendere il lavoro un’esperienza positiva e generativa.
Ma Autotorino non si ferma qui. L’orizzonte è segnato da nuove acquisizioni, alleanze strategiche, aperture di sedi e un piano chiaro per rafforzare la presenza in Italia e consolidare quella internazionale. Il vicepresidente Mattia Vanini ha parlato di una visione che guarda oltre i traguardi immediati: “Ogni traguardo non è un punto d’arrivo ma una nuova partenza. Portiamo con noi ciò che non cambia mai: la passione, la competenza, il rispetto per le persone. E continueremo a costruire insieme a clienti, collaboratori, comunità e partner.”
Sessant’anni dopo, lo spirito di Autotorino è più giovane che mai. Con i piedi ben piantati nella Valtellina e la testa proiettata verso il futuro, il gruppo rappresenta oggi una delle realtà più dinamiche dell’automotive europeo. Un’impresa che ha saputo crescere senza perdere l’anima, reinventarsi restando fedele a sé stessa. Un modello che dimostra come l’innovazione più potente sia quella che mette al centro l’essere umano.
Scheda tecnica – Autotorino S.p.A.
Fondazione: 1965
Sede principale: Cosio Valtellino (SO)
Nuovo HQ inaugurato: maggio 2025 – superficie: 4.000 m² – 300 collaboratori
Collaboratori totali: oltre 3.000
Sedi: 70 in Italia, una in Polonia (Varsavia)
Fatturato Q1 2025: 640 milioni di euro
Auto vendute Q1 2025: 19.800
Fatturato post-vendita Q1 2025: oltre 55 milioni di euro
Investimenti previsti 2025–2027: 75 milioni di euro
Certificazioni: UNI/PdR 125:2022 (parità di genere)