BMW Italia 2025: +6,1% e leader del mercato premium

In un mercato in calo (-3,3%) e con il premium in flessione (-1,3%), BMW Italia chiude i primi nove mesi 2025 in crescita grazie a elettriche e PHEV, con MINI in forte accelerazione.

di Giovanni Alessi
Auto e Motori

In un anno che ha messo alla prova tutti, BMW Italia ribalta l’inerzia del mercato e chiude i primi nove mesi con un segno più che pesa.

Tra gennaio e settembre 2025, le immatricolazioni complessive dei marchi BMW e MINI toccano 66.518 unità, pari a un +6,1% sul 2024, mentre il mercato perde il 3,3% e lo stesso segmento premium segna -1,3%. La fotografia dice due cose: capacità di tenuta nei momenti difficili e una strategia commerciale che intercetta con precisione le richieste dei clienti italiani.

Nel dettaglio, BMW raggiunge 55.325 targhe (+3,5%), mentre MINI mette a referto 11.193 consegne con un brillante +20,8%. Dietro i numeri c’è un mix di prodotto che convince, dalla gamma tradizionale ai modelli a batteria. Le elettriche di gruppo arrivano a 5.221 unità (+42,5%): 3.569 per BMW (+16%) e 1.652 per MINI (+181%), un balzo che racconta una domanda sempre più matura per la guida a zero emissioni, specie nelle grandi città. In parallelo, le elettrificate plug-in (PHEV) crescono del +71,1% fino a 8.098 unità: un canale che, per percorrenze miste e facilità di ricarica domestica, resta una risposta concreta alle esigenze quotidiane.

Sul fronte delle quote, BMW consolida la propria leadership nel premium con una quota del 29,9% (+1,4 pp). È un primato costruito su prodotto e rete: dall’aggiornamento continuo degli allestimenti all’attenzione per i servizi finanziari e assicurativi, fino alle soluzioni su misura per privati, professionisti e flotte. La parola chiave, qui, è neutralità tecnologica: nessun dogma, ma la coesistenza di propulsioni diverse per usi diversi. Una bussola ribadita da Massimiliano Di Silvestre, Presidente e AD di BMW Italia: il risultato è «frutto di una strategia chiara e solida» che valorizza il lavoro di BMW Bank, Alphabet e della rete dei concessionari, con un’accelerazione particolare su elettricheed elettrificate. Nello sguardo al futuro, il riferimento va alla nuova BMW iX3, prima vettura della generazione Neue Klasse, chiamata a segnare un salto tecnologico e industriale decisivo.

Settembre conferma il passo. Nel singolo mese, il gruppo totalizza 7.499 unità (6.048 BMW e 1.451 MINI) con un +0,7% sul 2024. Le elettriche fanno registrare 613 immatricolazioni (362 BMW e 251 MINI, +21,9%), mentre le PHEV di BMW accelerano a +192% fino a 1.384 unità, complice un’offerta più ampia e incentivi locali che, dove disponibili, facilitano l’adozione. Non è un episodio isolato, ma il segnale di una domanda che risponde quando il prodotto è chiaro, i tempi di consegna sono certi e il TCO resta competitivo.

La partita non si gioca solo sulle quattro ruote. In un mercato oltre 500 cc in contrazione (-9,9%), BMW Motorradconferma la leadership premium nei segmenti oltre 500 cc e oltre 750 cc con 14.091 motociclette vendute nei nove mesi. La BMW R 1300 GS è la moto più venduta del mercato, testimoniando una fedeltà che va oltre la novità del momento: ergonomia, elettronica di supporto e attitudine al viaggio restano determinanti per chi macina chilometri tutto l’anno. Nello stesso settembre, BMW Motorrad piazza 1.591 unità, con un poderoso +42% che rafforza la spinta di fine stagione.

Se si osservano insieme i tasselli, il quadro è coerente. Crescita auto sopra il mercato, trazione forte di elettrico e PHEV, continuità di BMW Motorrad e una quota premium che si allarga. La strategia poggia su tre pilastri: ampiezza di gamma, flessibilità finanziaria e qualità dell’esperienza, dallo showroom al post-vendita. In un’Italia che guida molto in città ma non rinuncia alla dimensione extraurbana, la combinazione di BEV, PHEV e motori tradizionali consente di costruire percorsi d’acquisto personalizzati, senza forzature. È qui che la neutralità tecnologica diventa vantaggio competitivo: accompagnare il cliente nella transizione, non costringerlo.

Guardando ai prossimi mesi, l’asticella resta alta. L’arrivo della Neue Klasse promette interfacce più intuitive, efficienze di sistema e architetture di batteria evolute; sul perimetro MINI, il ritmo delle novità sostiene l’immagine di marca e amplia la base clienti. La sfida, per tutti, sarà tenere insieme domanda e sostenibilità industriale in uno scenario macro ancora incerto. I dati dei nove mesi dicono che BMW Italia ha messo il motore giusto: adesso si tratta di gestire il vantaggio fino al traguardo.

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