IONIQ 9: l’auto che parla. Hyundai porta l’AI davvero a bordo
Con IONIQ 9, Hyundai integra intelligenza artificiale conversazionale, sistemi predittivi e aggiornamenti OTA, puntando su privacy e controllo dei dati.
Fin dal primo sguardo, IONIQ 9 chiarisce l’ambizione: trasformare l’auto in un ambiente digitale coerente, dove la tecnologia non è un effetto speciale ma una presenza discreta, utile, quotidiana.
È il terzo modello della gamma elettrica IONIQ e al Japan Mobility Show 2025 segna un passo di maturità nel rapporto tra persone e vetture. Il cuore pulsante è il nuovo Hyundai AI Assistant, un sistema conversazionale capace di comprendere richieste complesse e di rispondere con naturalezza, contestualizzando itinerari, preferenze e condizioni del traffico in tempo reale. Niente più comandi rigidi: basta un “Hey Hyundai” o un tocco sul volante per avviare un dialogo che controlla climatizzazione, multimedia e navigazione, fino ai suggerimenti su ristoranti o punti di interesse. Al lancio, l’assistente parla sei lingue tedesco, inglese britannico, spagnolo, francese, italiano e olandese con una fluidità che cancella la sensazione di “parlare a una macchina”.
La qualità dell’interazione è il primo tassello di un’esperienza più ampia. Grazie alla sua base di intelligenza artificiale generativa, l’assistente riconosce domande aperte, mantiene il filo della conversazione e propone azioni di supporto misurate sul contesto, dal suggerire la ricarica lungo il percorso all’adeguare la temperatura in funzione del meteo e delle abitudini di bordo. È un cambio di paradigma: il software non sostituisce il guidatore, ma riduce gli attriti dell’uso quotidiano, “liberando” attenzione e tempo. Tutto mentre gli aggiornamenti over-the-air (OTA) assicurano un’evoluzione costante di funzioni e sicurezza, senza passaggi in officina.
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Accanto alla voce, lavorano sistemi predittivi che ottimizzano efficienza e comfort. La Smart Regenerative Brakingmodula il recupero dell’energia incrociando i dati di navigazione limiti di velocità, pendenze, andamento della strada con lo stile di guida, così da rendere più fluida la decelerazione e allungare l’autonomia nei tragitti reali. Il climatizzatore HVAC di ultima generazione, con pompa di calore e pre-condizionamento, mantiene l’abitacolo efficiente anche a basse temperature, mentre l’Hyundai EV Route Planner analizza lo stato della batteria, il traffico e la disponibilità delle colonnine per pianificare soste e tempi, evitando ansie e deviazioni inutili. È la somma di piccoli interventi “dietro le quinte” che innalza la qualità percepita più dei numeri in brochure.
La stessa logica guida le funzioni di assistenza avanzata. Il Remote Smart Parking Assist 2 sfrutta telecamere e sensori per gestire automaticamente le manovre, anche con il conducente all’esterno del veicolo: un aiuto concreto nei parcheggi cittadini, dove pochi centimetri fanno la differenza. L’obiettivo non è stupire, ma rendere ripetibili e sicure le manovre quotidiane. È qui che IONIQ 9 si comporta come un vero Software Defined Vehicle (SDV): l’hardware robusto è la base, ma è il software — aggiornabile, adattivo — a ridefinire nel tempo la personalità dell’auto.
In questa traiettoria si inserisce la partnership strategica con NVIDIA, annunciata a gennaio 2025 dal Hyundai Motor Group. L’accordo punta ad accelerare la ricerca e l’industrializzazione di piattaforme AI con calcolo accelerato, abilitando gemelli digitali (digital twin) per simulare e ottimizzare le prestazioni in tempo reale, routine di validazione più rapide e modelli adattivi capaci di apprendere da una mole crescente di dati. Non è una promessa astratta: significa sviluppare, testare e distribuire nuove funzioni in modo più veloce e affidabile, dall’assistenza alla guida alla gestione energetica, fino alla produzione intelligente. In altre parole, portare la cultura del software nel cuore della mobilità.
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Il tema dei dati è però indissolubile da quello della fiducia. Hyundai imposta la strategia sull’idea che la tecnologia sia utile solo se è trasparente. Gli input vocali non vengono conservati in modo permanente; quando possibile, i dati personali sono elaborati localmente; le trasmissioni sono crittografate; l’assistente può essere disattivato per sospendere il riconoscimento vocale online. Tramite la sezione “I miei dati e la mia privacy” su MyHyundai, gli utenti possono visualizzare, gestire o eliminare le informazioni legate ai servizi connessi e alla telematica. Nel caso del riconoscimento vocale online, campioni vocali e coordinate GPS sono conservati fino a 90 giorni, per garantire l’erogazione del servizio e migliorarne l’accuratezza. Sono policy che mettono la scelta dell’utente al centro e ribadiscono un principio: l’innovazione non può prescindere dal rispetto della persona.
In controluce emerge la direzione di prodotto. IONIQ 9 non è un “gadget su ruote”, ma un veicolo che sfrutta la connettività per rendere naturale ciò che un tempo richiedeva menu, tasti e distrazioni. Il comando vocale diventa regia, i sistemi predittivi tolgono attrito al viaggio, l’ecosistema software si evolve via OTA. E quando parcheggiare in retromarcia in uno spazio impossibile smette di essere un esercizio di pazienza grazie al Remote Smart Parking Assist 2, si capisce come l’AI ben progettata sia quella che scompare: fa, senza farsi notare.
È questo equilibrio tra tecnologia e fiducia, tra AI e controllo umano, tra efficienza ed emozione a consegnare IONIQ 9 a una dimensione nuova: non l’auto che impara “al posto tuo”, ma quella che impara con te, costruendo un rapporto fatto di abitudini, preferenze e scelte consapevoli. Un futuro molto meno fantascientifico di quanto sembri, e più vicino all’idea di mobilità come servizio personale, su misura, aggiornabile.