Bersani: "L'alternativa alla destra ora c'è". Ma per l'ex numero uno del Pd il "campo largo" è la prima cosa da cambiare

Il dem: "Serve un gesto politico per avviare il nuovo progetto e un programma condiviso"

di Marco Santoni
Politica

Bersani e la ricetta per il campo largo: "Ora non buttiamo via tutto. Ecco cosa bisogna fare ora"

Le Regionali si sono concluse e il doppio largo successo in Campania e Puglia ha dato slancio al centrosinistra che rivendica la vittoria, nonostante il conto finale segni un pari tra maggioranza e opposizione. La segretaria del Pd Elly Schlein ha parlato chiaro: "Questa alleanza ora non si cambia più. Si riparte da qui per sfidare la destra".

Ma da un dem di lungo corso come Pier Luigi Bersani arriva un avvertimento: "Questo voto - dice Bersani a La Repubblica - ha dimostrato che il potenziale per competere e batterli c’è, ma c’è sempre anche il rischio che lo buttiamo via. Serve un gesto politico, da fare tutti insieme, che dichiari la nascita del progetto per l’alternativa. Poi, un programma essenziale che giri per il Paese. Infine, un’insegna, un nome, un po’ meno campestre di campo largo".

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"Se Schlein si è rafforzata dopo le Regionali? Non c’è dubbio. E mi sembra un pochino stucchevole - prosegue Bersani a La Repubblica - questo confronto tra i cosiddetti riformisti e i cosiddetti radicali. Mettiamoci d’accordo su una cosa: il riformismo non è un moto dell’anima, è un elenco di riforme. Noi siamo tutti moderati perché quel che proponiamo al Paese è che una famiglia possa arrivar alla fine del mese, che i giovani possano andare a lavorare per tempo e in modo stabile, che ci sia un fisco più decente, che chi ha bisogno seriamente possa curarsi. Sono cose moderatissime per fare le quali ci vogliono riforme piuttosto radicali".

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