Politica
Atreju, Meloni: "Va bene il confronto, ma con Conte e Schlein". La leader del Pd attacca: "Scappa ancora"
La dem: "Allora lei porti pure Salvini e Tajani, noi portiamo anche Fratoianni e Bonelli"

Atreju, botta e risposta Meloni-Schlein. La dem: "Forse mi teme dopo le Regionali?"
Si accende lo scontro politico tra destra e sinistra dopo l'invito della premier Meloni rivolto alla segretaria del Pd Elly Schlein per Atreju, la manifestazione di FdI. La dem aveva risposto sì all'invito "ma a una condizione", che ci fosse un confronto diretto tra lei e la premier. La replica di Meloni è arrivata in serata: "Sì al confronto, purché sia a tre". La presidente del Consiglio Giorgia Meloni raccoglie e rilancia la 'sfida' della segretaria del Pd che aveva dato un via libera 'condizionato' all'invito alla festa di Fratelli d'Italia Atreju. "Ci vado, se c'è un confronto con Meloni". Parole che avevano riaperto il dibattito nel centrosinistra tra chi partecipa e chi no. Giuseppe Conte, in mattinata, aveva ricordato che lui, ad Atreju, c'è stato lo scorso anno, accettando l'invito senza condizioni".
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Se il format oggi è cambiato, lo devono decidere loro", faceva sapere il leader M5s. "Anche io l'anno scorso, quando ero stato invitato ad Atreju, avevo sondato la disponibilità della premier Meloni per un confronto diretto con me. Quella disponibilità", ricorda il capo del M5s, "allora non mi venne data. Sono loro i padroni di casa, tocca a loro decidere se cambiare il format. Quanto a me, resto comunque disponibile a un confronto democratico che ritengo sempre utile anche e soprattutto dinanzi ad una platea non certo benevola nei miei confronti". Quaranta minuti dopo arriva il post della premier: "Leggo che Elly Schlein avrebbe finalmente accettato l'invito di Fratelli d'Italia a partecipare ad Atreju, ma solo in caso di un confronto diretto con me", scrive Meloni. "Atreju è sempre stata una casa aperta al dialogo, anche con chi la pensa diversamente. Sono quindi pronta a confrontarmi con l'opposizione". E qui la mossa di Meloni: "Ritengo che al confronto debba partecipare anche Giuseppe Conte. Per due ragioni: la prima è che Giuseppe Conte, a differenza di Elly Schlein, anche negli anni passati è venuto ad Atreju senza imporre alcun vincolo. Lo ha fatto anche da Presidente del Consiglio. La seconda è che non spetta a me stabilire chi debba essere il leader dell’opposizione, quando il campo avverso non ne ha ancora scelto uno. Da parte mia, quindi, sono disponibile a un confronto unico con entrambi".
"Mi dispiace che Meloni abbia rifiutato di fare il confronto con me", dice Schlein: "Tanto più che l'anno scorso prima delle europee aveva accettato di farlo, mi chiedo cosa sia cambiato, forse ha più paura di me visti i risultati che abbiamo ottenuto". E sull'idea di un confronto a tre, chiosa: "Portasse Salvini. E se vuole porti pure Tajani, noi possiamo portare anche Fratoianni e Bonelli. Facciamo un confronto di coalizione. E' ridicolo", attacca ancora, "è scappata un'altra volta dal confronto, questa è la realtà. E' assurdo che si sia rifiutata di nuovo di confrontarsi con me, cosa che l'anno scorso era disponibile a fare, quest'anno evidentemente no". A pochi minuti dal 'no' di Schlein arriva il commento di Fratelli d'Italia: "Dispiace che Elly Schlein abbia anche quest’anno alla fine declinato l’invito ad Atreju", dice il capo dell'organizzazione di FdI, Giovanni Donzelli: "Come sempre la nostra festa è aperta a chiunque a prescindere da idee politiche e posizionamento culturale. Il confronto per noi è il sale dell’impegno politico e tutti gli ospiti sono ben accolti e graditi. Giorgia Meloni".
