Carceri, Cartabia: "Costituzione tradita". Pd: la ministra riferisca in Aula

La Guardasigilli dopo la diffusione delle immagini delle violenze nei confronti dei detenuti è perentoria: "Offesa e oltraggio"

Crediti Photo Nick Zonna
 
Politica
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Santa Maria Capua Vetere, Cartabia: "Un tradimento alla Costituzione"

L'intervento del ministro della Giustizia Marta Cartabia dopo le immagini e i video delle violenze compiute dagli agenti della Polizia Penitenziaria sui detenuti del carcere campano di Santa Maria Capua Vetere, è perentorio. Ripresi dalle telecamere a circuito chiuso del carcere e finite nell’inchiesta della procura i frame si riferiscono al pomeriggio del 6 aprile del 2020, un giorno dopo la protesta dei detenuti per timori della diffusione del Covid nel carcere. Per la Guardasigilli si è trattato di "un’offesa e un oltraggio alla dignità della persona dei detenuti e anche a quella divisa che ogni donna e ogni uomo della Polizia Penitenziaria deve portare con onore, per il difficile, fondamentale e delicato compito che è chiamato a svolgere". Fatti salvi gli ulteriori accertamenti dell’autorità giudiziaria e tutte le garanzie per gli indagati, Cartabia ha parlato di "un tradimento della Costituzione: l’art.27 esplicitamente richiama il 'senso di umanità, che deve connotare ogni momento di vita in ogni istituto penitenziario".

Tutto il personale coinvolto nelle indagini è stato sospeso dal ministero della Giustizia. Per i 52 indagati tra dirigenti e agenti è scattata la sospensione appena trasmessa in via Arenula da parte dell’autorità giudiziaria l'ordinanza di custodia cautelare del gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Inoltre il Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria, il Dap, ha avviato l’iter per ulteriori provvedimenti anche nei confronti di altri indagati che, al momento, non sono stati destinatari di iniziative cautelari. Il Dap ha disposto anche un’ispezione straordinaria nell’istituto del Casertano, ispezione che si svolgerà appena verrà emesso il nulla osta da parte dell’autorità giudiziaria. 

In mattinata Cartabia ha convocato d’urgenza una riunione straordinaria nel dicastero proprio per parlare del caso, convocando il capo del Dap, Bernardo Petralia, il Garante nazionale delle persone private della libertà, Mauro Palma, e il sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto. Tutti si sono detti “sconcertati dalle immagini diffuse” esprimendo “la più ferma condanna per la violenza e le umiliazioni inflitte ai detenuti, che non possono trovare né giustificazioni né scusanti”.

Ma Cartabia intende andare in fondo sia sulle responsabilità a tutti i livelli del carcere del casertano che negli altri istituti del Paese sollecitando un 'rapporto a più ampio raggio' anche sulle altre carceri. In particolare, ha "sollecitato un incontro con tutti gli 11 provveditori regionali dell’Amministrazione penitenziaria, che il Dap sta già organizzando, e un analogo incontro con tutte le rappresentanze sindacali del personale dell’Amministrazione penitenziaria, sia del Corpo di Polizia penitenziaria che delle altre figure professionali, già fissato per il 7 luglio dal sottosegretario Sisto.

Nella riunione, è stata inoltre da tutti ribadita "la necessità di procedere tempestivamente al ripristino dell’intera rete di videosorveglianza attiva negli istituti. Per Cartabia occorre assolutamente “attivarsi per comprenderne e rimuoverne le causeE e perché "fatti così non si ripetano. Ho chiesto un rapporto completo su ogni passaggio di informazione e sull’intera catena di responsabilità”.  

Pd: sui pestaggi ai detenuti Cartabia riferisca in Parlamento 

Il Pd intanto ha chiesto che la ministra della Giustizia riferisca in Parlamento sulla vicenda di Santa Maria Capua Vetere. Piero De Luca, vicepresidente del Gruppo Dem alla Camera ha dichiarato: "Siamo profondamente indignati per le notizie che stanno emergendo sulle violenze degli agenti della polizia penitenziaria perpetrate nei confronti dei detenuti del carcere -. Sono inaccettabili e vergognose in un Paese civile. Come appena rilevato in Aula dal collega Fiano, il Gruppo PD chiede che la ministra Cartabia riferisca in Parlamento su quanto accaduto".