Dazi al 15%, Meloni da Addis Abeba: "Accordo Ue-Usa? Intesa positiva senza effetti devastanti". Opposizioni all'attacco
Dazi al 15%, Meloni cautamente ottimista sull'accordo Ue-Usa: “Patto sostenibile, ma serve ancora lavoro”. Ma le opposizioni attaccano: “Caporetto economica”
Dazi al 15%, accordo Ue-Usa. Le reazioni politiche
Stati Uniti e Unione europea hanno raggiunto l'accordo sui dazi al 15%. Un'intesa che per la premier Meloni è "positiva, senza effetti devastanti", ma c'è ancora tanto lavoro da fare, sia a livello europeo che internazionale. Le opposizioni invece seguono una linea completamente opposta: per il leader del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte l'accordo raggiunto tra Donald Trump e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen è una "Caporetto economica" per l'Italia. Critiche anche da Pd, Azione e Avs. Dalla Sinistra al Centro, il leitvmotiv è il medesimo: l'accordo è al "ribasso" per l'Ue, tutto a favore di Washington.
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Meloni: “Sì all’intesa, ma non è ancora definitiva”
"Sì all’intesa, ma non è ancora definitiva. Giudico positivamente il fatto che si sia raggiunto un accordo. Ho sempre pensato e continuo a pensare che un’escalation commerciale tra Europa e Stati Uniti avrebbe avuto conseguenze imprevedibili e potenzialmente devastanti", ha detto la premimer da Addis Abeba dove è impegnata in una missione internazionale. L’intesa, ha spiegato Meloni, è ancora “di massima” e giuridicamente non vincolante.
"Bisognerà studiare i dettagli dell'accordo. C’è ancora da battersi, bisogna verificare le esenzioni, in particolare per alcuni prodotti agricoli. Non so a cosa ci si riferisca quando si parla di investimenti o acquisto di gas", ha detto la premier. Meloni ha inoltre chiarito che servirà un lavoro congiunto tra Italia e Unione Europea “Dobbiamo lavorare per definire tutti i dettagli e ottenere un accordo che sia il migliore possibile. A livello nazionale ed europeo bisognerà anche prevedere misure di sostegno per i settori più colpiti".
Dazi al 15% tra Usa e Ue, opposizioni all'attacco
Il fronte dell’opposizione è compatto nel criticare l’intesa. Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha denunciato una “fallimentare accondiscendenza” verso Washington. Carlo Calenda, leader di Azione, ha definito l’accordo “una capitolazione dell’Europa” e “un ragionamento demenziale”. Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana) ha avvertito che "ora si prospetta un disastro sociale”.
Duro anche il commento del leader del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte: “Il vincitore è Trump, gli sconfitti sono l’UE e Giorgia Meloni. È una Caporetto per la nostra economia: secondo Confindustria i dazi al 15% significherebbero 23 miliardi di export in meno e oltre 100mila posti di lavoro a rischio. La nostra patriota della domenica aveva promesso che saremmo stati un ponte. Il risultato? Un pugno nello stomaco. Mentre il M5S proponeva emendamenti per finanziare un taglio dell’Irpef, il governo era impegnato a incensare la copertina del Time".