Governo, Iv: "Il Pd crea problemi anche quando non ci sono"

Intervista di Affari a Ettore Rosato (Iv): "Salvini-Letta? Polemiche solo per autolegittimarsi". Da Prodi "un richiamo alla realtà per i dem e il segretario"

di Paola Alagia
Ettore Rosato.
Lapresse
Politica
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Lo scontro a distanza tra il segretario del Pd Enrico Letta e quello della Lega Matteo Salvini non ha alcun peso specifico per il Governo. Ne è convinto il vicepresidente della Camera Ettore Rosato, coordinatore nazionale di Italia viva. Intervistato da Affaritaliani.it, quindi, liquida la questione: “Draghi sta sopra queste polemiche che servono solo a Salvini e Letta per autolegittimarsi”. E, naturalmente, non dà ragione né all’uno e né all’altro: “Ci vorrebbe più equilibrio, questo sì – dice -, e maggiore consapevolezza che in un esecutivo come questo a prevalere sia l’agenda che fa il presidente del Consiglio e non quella che fanno i singoli partiti”.

Rosato, dunque lei è sicuro che questo scontro a distanza Letta-Salvini, non faccia male al Governo?
E’ solo comunicazione e al Governo risulta assolutamente indifferente. Anche perché, poi, in Consiglio dei ministri c’è sintonia tra tutti i partiti.

Ma tra Letta e Salvini chi ha ragione?
Ha ragione su cosa? Sul ddl Zan il Pd le ha sbagliate tutte e sul Green pass la posizione di Salvini è insostenibile. Ci vuole tanto per capire che in un Governo come questo prevale l’agenda Draghi e non quella che fanno i singoli partiti?

A proposito di agenda, adesso che si entra nel vivo delle riforme le fibrillazioni saranno all’ordine del giorno. Ammetterà che c’è un rischio logoramento.
Io penso che avremo una riforma importante alla settimana nei prossimi mesi, sono gli impegni che abbiamo assunto sul Pnrr e quindi non vedo possibilità di sgarrare. Ci sarà da parte di qualche partito il bisogno di far sentire la propria voce, ma poi ci si allineerà tutti su quello che verrà deciso in Consiglio dei ministri che, come abbiamo visto fino ad ora, funziona sempre all’unanimità sulla sintesi delle posizioni che fa Draghi.

Suona strano sentirlo dire da Italia viva che nel precedente esecutivo non ha mai rinunciato alle sue posizioni, mettendone a rischio la tenuta. Riconoscerà che così i partiti rischiano di essere ridotti ad orpelli o, nella migliore delle ipotesi, a stampelle?
Io sono contento di essere la stampella e di non avere la necessità di fare distinguo quando si lavora bene. E Draghi sta affrontando con il metodo e i contenuti giusti la crisi dell’Italia. Senza contare che mette sul piatto anche il suo peso internazionale. Che senso ha creare problemi quando non ci sono? Ed è proprio questo ciò che imputo in particolare al Pd oggi perché dovrebbe essere più serio nel sostegno al Governo.

Eppure questa condotta non paga, guardando i sondaggi di Italia viva. Come la mettiamo?
Ma quando mai ci arridono i sondaggi. Se avessimo fatto le nostre scelte in base ai sondaggi il Governo Draghi non sarebbe mai nato. Sarebbe bastato chiedere due ministri in più. Ma immaginate il G20 sull’Afghanistan presieduto da Conte e non da Draghi? La scelta che abbiamo fatto vale più di qualsiasi rilevazione.

Lei faceva riferimento al ddl Zan. Se ne riparlerà dopo le amministrative. Si prefigura una battaglia in Parlamento che inevitabilmente si riverbererà sul Governo. Non le pare?
Passate le amministrative, mi auguro che prevalga il buon senso di recuperare la proposta che abbiamo avanzato noi di Italia viva e cioè di convergere sul testo Scalfarotto, sottoscritto tra l’altro anche dal Pd e sul quale c’erano state importanti aperture da parte del centrodestra.  

A proposito di diritti, Romano Prodi ha detto chiaramente al Pd che non bastano e che il suo programma è un po’ troppo ristretto. Una bacchettata a Letta?
E’ chiaro che se in piena pandemia e crisi economica un grande partito si caratterizza solo per il voto ai sedicenni, il ddl Zan e posizioni politiche sui diritti civili, senza tener conto del sentire deli italiani, non va bene. Prodi richiama il Pd e il suo segretario alla realtà. Tutto qui.

Dopo le minacce a Renzi, rispetto alle quali Letta è rimasto in silenzio, siamo sicuri che gli elettori di Iv sosterranno il segretario del Pd alle suppletive a Siena?
Noi siamo gente di parola e se Matteo (Renzi, ndr) si è speso dicendo che sosterremo Letta, lo faremo e lo faremo con convinzione.