Green Pass, Lega in piazza sì o no? Borghi replica a Molinari e Fedriga

"Essere contro il Green Pass non vuol dire no alle vaccinazioni"

Di Alberto Maggi
Politica
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"Tutte le osservazioni che vengono da colleghi che stra-stimo e che sono amici le valuto con attenzione. Parlerò con loro, mi confronterò come sempre". Con queste parole il leghista Claudio Borghi, che ha partecipato ieri alla manifestazione promossa dal “Comitato libera scelta” insieme ad altri esponenti del Carroccio come Alberto Bagnai e Armando Siri, risponde su Affaritaliani.it alle critiche che sono arrivate dal capogruppo alla Camera Riccardo Molinari ("Un errore") e dal presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga ("Quella non è la mia piazza").

Alla domanda se esistano due Leghe su vaccinazioni e Green Pass, Borghi risponde: "Nessuno dice di non vaccinarsi. Dire no al Green Pass, come fa il segretario Matteo Salvini, non vuol dire non vaccinatevi. Si tratta di una divisione alimentata dai media. In piazza ieri molte

 

persone erano vaccinate ed esibivano il loro Pass ma erano contrarie alle restrizioni della libertà e all'inclusione dei bambini in quello che è un obbligo mascherato. Fedriga è a favore delle vaccinazioni ed è ovvio che gli chiedono se sta con una piazza No Vax risponde di no, ma lo stesso Fedriga è il presidente della Conferenza delle regioni che ha portato avanti un Green Pass solo per i grandissimi eventi e certo non è d'accordo per obbligare i bambini, per i ristoranti o all'obbligo per i professori e il personale scolastico. Si tratta di un grande equivoco, essere contro il Green Pass per le azioni quotidiane, che è la posizione ufficiale della Lega e di Salvini, non vuol dire essere No Vax. Un equivoco alimentato dai media per attaccare la Lega", conclude Borghi.