I totiani blindano la riforma Cartabia. Sgambetto a FI e credito con Draghi

Giustizia, il dietro le quinte della votazione in commissione

Politica
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Ancora una volta, come ai tempi del tentativo della formazione del conte 3 i parlamentari Totiani risultano decisivi. Questa volta però in senso opposto: allora i senatori di Cambiamo impedirono, non votandolo, la nascita del terzo governo Conte. Oggi i deputati, diventati di Coraggio Italia e guidati da Marco Marin, hanno protetto il Premier Draghi dal blitz di Forza Italia che avrebbe voluto allargare il campo alla riforma Cartabia.

Sapendo dei numeri ballerini infatti in Commissione giustizia da ieri si sono susseguite le telefonate verso il gruppo Totian-Mariniano da parte di Palazzo Chigi. E non solo, anche da Forza Italia e proprio dal massimo vertice sarebbe arrivare telefonate per avere il sostegno alla proposta azzurra. Ma Toti, come ha raccontato ai suoi collaboratori e ai parlamentari, fin dal mattino aveva assicurato al Presidente Draghi che il gruppo si sarebbe rigorosamente attenuto alla linea voluta da Palazzo Chigi. E non perché gli emendamenti di Forza Italia non meritassero attenzione, ma perché era giusto non ritardare neppure di un attimo l’approvazione della riforma così come chiedeva appunto il Govenro.

Alla fine anziché spuntarla Forza Italia ha perduto anche un Parlamentare. La deputata  Giusi Bartolozzi, che contro la decisione del suo partito ha abbandonato il gruppo azzurro. E tutti sanno che la parlamentare da sempre intrattiene ottimi rapporti con il Capogruppo di Coraggio Italia Marco Marin, che non sarebbe estraneo alla decisone della Bartolozzi. Di certo c’è che il voto di Marina Parisse, onorevole di Coraggio italia ha permesso a Draghi di spuntarla nel braccio di ferro con Berlusconi 23 a 21. Un voto che consentirà ora a Coraggio Italia una centralità nella cosmogonia draghiana. E un voto che scuote ancora Forza Italia dove anche le ministre sarebbero rimaste davvero imbarazzate per il blitz anti draghiano del partito.