Il Papa "scomunica" Trump, Netanyahu e il riarmo dell'Unione europea. Leone XIV tira la volata al pacifismo di Conte e del M5S

Il Pontefice made in USA si spinge oltre le parole di Francesco

Di Alberto Maggi
Politica

Il Papa si schiera contro l'inquilino della Casa Bianca ma anche contro il piano di riarmo Ue voluto dalla presidente Ursula von der Leyen


"Non abituarsi alla guerra. Respingere il fascino delle armi, rischio barbarie". Papa Leone XIV è arrivato dove nemmeno Francesco era arrivato. Durante l'Udienza Generale in Vaticano il Pontefice made in USA si è spinto a denunciare apertamente le "guerre" e il "riarmo".

Tradotto in politica: scomunica per Donald Trump e Benjamin Netanyahu che hanno "risolto" il problema del nucleare iraniano con le bombe e centinaia di vittime, anche civili (senza contare le migliaia di morti, molti bambini, nella Striscia di Gaza), ma ammonimento durissimo, se non vera e propria scomunica, anche per la NATO e i Paesi dell'Unione europea che hanno accettato l'innalzamento al 5% del Pil per le spese militari.

Il Papa di Chicago non solo si schiera apertamente contro l'inquilino della Casa Bianca, che ha esultato sui social postando le bombe sganciata contro l'Iran, ma anche contro il piano di riarmo dell'Unione europea voluto dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen e, parzialmente, accettato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Parole esplicite e durissime quelle di Leone XIV che non lasciano spazio a interpretazioni.

A gioire in Italia non può che essere il Movimento 5 Stelle che ha qualche giorno fa ha organizzato una manifestazione a Roma proprio contro il riarmo e che, mettendo in imbarazzo il Pd e la segretaria Elly Schlein, ha fatto dell'ultra-pacifismo la sua principale strategia e linea politica, insieme ad Alleanza Verdi Sinistra. Le istituzioni di Bruxelles e anche quelle italiane tendono a minimizzare le parole del capo della Chiesa cattolica, anche se il messaggio che arriva dalla Santa Sede è nettissimo: non si risolvono le crisi con le bombe (vedi Trump) e il riarmo è la strada sbagliata (vedi Von der Leyen e Unione europea).

Una linea condivisa sicuramente da Giuseppe Conte, che trova nuova linfa per le sue battaglie anti-armamenti, che mette in difficoltà Schlein visto la posizione della minoranza interna Dem e che nel Centrodestra piace soprattutto alla Lega, anche se il partito di Matteo Salvini non può certo uscire allo scoperto rischiando di sconfessare la premier Meloni creando un'altra frattura nella maggioranza dopo quella sul no al terzo mandato per i presidenti di regione.

Ma il successore di Pietro ha parlato. La Chiesa scomunica in modo plateale Trump, la strategia dell'Amministrazione Usa, in qualche modo anche il presidente ucraino Zelensky che continua a chiedere armi e non parla di dialogo con Mosca, ma anche l'Unione europea e il suo progetto di riarmo che in borsa, non solo a Milano, fa brillare i titoli del settore difesa.

Però la notizia deve passare sottotraccia nei tg, a margine. Insomma, non disturbare il "manovratore", anche se a parlare è il successore di San Pietro. "Anche se il Papa fa il Papa, chi governa deve occuparsi anche di Putin che non legge il Messalino prima di attaccare", chiosano fonti della maggioranza interpellate da Affaritaliani.it sulle parole di Leone XIV.

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