Iv, Renzi: "Membri Csm? Ho scelto con la sinistra due inadeguati, lo ammetto"

L'ex premier svela: "Le nomine non sono state all'altezza. Ermini è stato preferito a due candidati più autorevoli"

Politica
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Iv, l'ammissione di Renzi: "Consiglieri Csm? Due inadeguati"

Ad alimentare lo scandalo che sta travolgendo la magistratura arrivano anche le dichiarazioni di Matteo Renzi. Il leader di Italia Viva, nel suo libro in uscita "Controcorrente", svela dei retroscena inediti che riguardano le nomine dei membri del Csm. Un'autocritica esplicita: per non avere colpito con durezza, quando poteva farlo, i difetti strutturali della magistratura italiana. E per avere anzi permesso che al vertice del Sistema salissero, con la sua benedizione, personaggi inadeguati come gli ultimi vicepresidenti del Consiglio superiore della magistratura, Giovanni Legnini e David Ermini.

"Ho fatto un errore grande. Quando - spiega Renzi - ho avuto la responsabilità di scegliere i nomi, sulla giustizia e ho sbagliato. Ho sempre delegato molto in questo settore, ma ho la mia quota parte di responsabilità". La scelta di Legnini - si legge sul Giornale - dice, fu presa in una riunione a Palazzo Chigi, "i sostenitori erano il capogruppo Speranza e il ministro Orlando". Risultato: "per anni egli ha influito su tutte le decisioni del Csm in piena sintonia con quello che oggi viene definito il “sistema Palamara”: non solo le nomine, ma persino la scelta della Popolare di Bari come banca del Csm. «Legnini ha concorso a decidere ogni cosa".