M5s, Conte al Pd: "Non siamo un vostro satellite. Il rapporto è alla pari"

L'ex premier: "Tra noi e i dem ci sono grosse differenze nel Dna. Serve un chiarimento, non possiamo permetterci ambiguità"

di redazione politica
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M5s, Conte: "Con i dem dobbiamo chiarirci. Devono risolvere i loro problemi interni e decidere la linea"

Giuseppe Conte parla del rapporto tra il M5s e il Pd e mette in guardia Schlein e il suo partito, puntando il dito sulle troppe differenze che ci sono all'interno dei dem. "Nel Pd esiste ancora, in alcuni, - dice Conte a Il Corriere della Sera - un riflesso condizionato. La memoria di un passato in cui quel partito aveva una vocazione maggioritaria e una pretesa egemonica. Oggi non funziona più lo schema dei satelliti che ruotano attorno a loro. Oggi c’è un rapporto alla pari. Dobbiamo scacciare l’ipocrisia: non possiamo nasconderci le differenze, anzi proprio su queste serve un chiarimento. E soprattutto non si può chiedere certo al Movimento di abbandonare quella forza propulsiva che da oltre 10 anni sta cambiando il Paese. Noi siamo questo", aggiunge l’ex premier.

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Che poi precisa: "Leggo sui giornali che il nostro obiettivo sarebbe quello di ottenere un voto in più del Pd. O che mireremmo appunto a essere noi a comandare. Non è così. La differenza tra noi e gli altri - prosegue Conte - è nel Dna. Come potremmo camminare uniti se poi non riuscissimo a lavorare nella stessa direzione non solo sul tema dei conflitti bellici ma, ad esempio, sulla transizione ecologica? O sulla questione morale e della legalità? O per una politica che vada incontro alle sofferenze oltre che dei più poveri anche del ceto medio?". Infine: "Vogliamo solo discutere e non ci allineiamo al Pd. La verità è che mentre noi abbiamo fatto chiarezza al nostro interno, tra loro esistono molte anime. E quando un giorno arriverà il voto politico non possiamo permetterci ambiguità".