Governo, M5S esce. Non subito, dopo l'estate. Il piano di Conte e Grillo

Il M5S vuole aspettare l'autunno per evitare le elezioni anticipate

Di Alberto Maggi
Politica
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Il Pd dà il benvenuto a Luigi Di Maio nel "campo largo"


"Certo". Così Beppe Grillo, questa mattina al suo arrivo alla Camera, ha risposto a chi gli domandava se il M5S resterà al governo. Tutto tranquillo, dunque, come hanno detto anche Giuseppe Conte e il ministro Stefano Patuanelli, e nessuno strappo da parte dei pentastellati? Non proprio. Stando a fonti qualificate del Partito Democratico, molto vicine a Enrico Letta, i 5 Stelle usciranno dal governo Draghi, ma non adesso. I Dem sono infatti convinti che Conte e Grillo debbano attendere settembre.

Il ragionamento è molto semplice: se il M5S lasciasse adesso la maggioranza ci sarebbe il rischio di elezioni politiche anticipate in autunno visto che il Pd difficilmente starebbe in un governo a trazione leghista e visto che anche Matteo Salvini potrebbe seguire il Movimento per non farsi logorare al governo. Andare al voto a settembre/ottobre sarebbe un disastro per i pentastellati con i sondaggi post-scissione che danno percentuali sotto il 10%.

La strategia teoricamente vincente, invece, prevede l'uscita dall'esecutivo in autunno quando non sarà più possibile sciogliere le Camere e andare alle elezioni anticipate prima della fine naturale della legislatura a causa del rischio esercizio provvisorio e della necessità di approvare la Legge di Bilancio entro il 31 dicembre. In questo modo Conte e Grillo costringerebbero il Pd, per senso di responsabilità, a restare nell'esecutivo a trazione Lega e Centrodestra e loro avrebbero circa 8 mesi (i rumor dicono che il Presidente Sergio Mattarella voglia far votare gli italiani a maggio del prossimo anno) di comoda opposizione per cercare di risalire nei sondaggi.

Un piano ben preciso e astuto che al Nazareno danno quasi per certo. Uscire dal governo, dunque, non oggi, come conferma anche Grillo, ma dopo l'estate. Intanto dal Pd arriva il benvenuto ufficiale a Insieme per il Futuro di Luigi Di Maio nel cosiddetto campo largo. "Alleanza con Insieme per il Futuro? Se uno crede nei valori europeisti, di aiuto a chi è invaso da un'aggressore, di riforma per il Paese vuol dire che sta dentro al campo largo. Ma bisogna chiederlo ai diretti interessati", afferma il deputato Dem Emanuele Fiano a Montecitorio.