San Siro, Sorte (Forza Italia): "Il campo largo non c'è più. Ma cosa ci accomuna oggi alla Lega di Sardone?"
L'analisi del coordinatore regionale azzurro dopo il posizionamento di Forza Italia sul voto: "Noi ragioniamo nell'interesse dei cittadini. La Lega a Milano come la sinistra estrema"
San Siro, Sorte (Forza Italia): "Il campo largo non c'è più. Ma cosa ci accomuna oggi alla Lega di Sardone?"
Il giorno dopo il voto sulla delibera per la vendita di San Siro, parla il coordinatore lombardo di Forza Italia Alessandro Sorte. L'elemento di novità della seduta di ieri è stato rappresentato dalla scelta degli azzurri (Alessandro De Chirico escluso) di uscire dall'aula al momento del voto, spianando la strada all'approvazione della delibera. Decisione avallata dallo stesso Sorte e da Letizia Moratti ma che ha causato forti malumori negli alleati di centrodestra, Lega ed FdI. Tema che rimane sul tavolo, come evidenziano le parole odierne di Sorte: "A chi, come Silvia Sardone, ci accusa di avere fatto da stampella, chiedo: sei in Consiglio comunale per amministrare o per urlare? Se vuoi amministrare, devi ragionare. Forza Italia ragiona sempre nell’interesse dei cittadini, senza girarsi dall’altra parte. La Lega, invece, a Palazzo Marino è salita sulla Flotilla insieme a una parte del Pd e Avs, scegliendo di navigare verso il baratro a cui vorrebbero condannare Milano".
Quindi la riflessione: "A questo punto mi chiedo: quanti valori condividiamo davvero con chi si ritrova, su temi così strategici, sulle stesse posizioni della sinistra estrema? È vero, questa delibera presenta molte criticità, che noi stessi abbiamo denunciato. Ma poi c’è l’interesse generale di Milano e dei milanesi: ed è questo, non le urla né gli opportunismi, che deve guidare la politica seria”.
Sorte: "Forza Italia certifica la fine del campo largo a Milano"
Il coordinatore lombardo azzurro commenta anche le conseguenze politiche del voto per il centrosinistra: “Con il voto di questa notte in Consiglio Comunale sulla delibera San Siro, Forza Italia ha certificato la fine dell’attuale maggioranza e del progetto del cosiddetto “campo largo” a Milano. Noi abbiamo dimostrato responsabilità: con il nostro atteggiamento abbiamo infatti salvato la città, che altrimenti sarebbe stata condannata al declino. La delibera era certamente mal scritta, criticabile e piena di lacune, ma non potevamo ignorare il bene di Milano e dei milanesi. Grazie alla nostra scelta, abbiamo permesso a Milan e Inter di avere la prospettiva di uno stadio di proprietà, garantendo così uno sviluppo che rappresenta un interesse generale per tutta la città".
Le conclusioni di Sorte: "Sulle votazioni strategiche – quelle che realmente impattano sul futuro di Milano, come il tema dello stadio – questa maggioranza non c’è più. Non ha raggiunto quota 25, ed è stata una vera e propria sconfitta politica. Sono esplose tutte le contraddizioni del campo largo: da una parte un centrosinistra che prova a ragionare, dall’altra una sinistra radicale che predica la decrescita e condanna la città al declino, bloccando ogni progetto strategico". Le parole di Sorte hanno provocato una seccata reazione del gruppo consiliare della Lega.
Tajani: "Lo abbiamo fatto per i milanesi"
Mentre in serata è intervenuto il leader di Forza Italia Antonio Tajani: "Ognuno ha la sua opinione, lo abbiamo fatto per i milanesi. E' una scelta giusta per Milano che deve andare avanti, sennò rischia di essere bloccata". "Interisti e milanisti - ha osservato - sono contenti".
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