Scommesse illegali: ai domiciliari i cinque organizzatori del giro dei calciatori
Nel mirino della Procura di Milano un sistema illecito da oltre 1,5 milioni di euro: bonifici mascherati da acquisti di lusso e una gioielleria usata per riciclare i soldi delle puntate
La gioielleria milanese al centro del caso scommesse
Scommesse illegali: ai domiciliari i gestori del giro dei calciatori
Sono finiti agli arresti domiciliari cinque uomini ritenuti al centro di un sistema di scommesse clandestine che avrebbe coinvolto anche alcuni calciatori professionisti. La misura cautelare, disposta dal gip di Milano Lidia Castellucci ed eseguita dalla Guardia di Finanza, arriva dopo gli interrogatori preventivi del 17 aprile e su richiesta dei pm Roberta Amadeo e Paolo Filippini. Le accuse sono di esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse e riciclaggio. Tra gli indagati figurano Tommaso De Giacomo e Patrik Frizzera, considerati i presunti organizzatori del giro di puntate su piattaforme online non autorizzate, e tre soggetti legati a una gioielleria milanese, la “Elysium Group”. Si tratta di Antonio Scinocca e Antonino Parise, rispettivamente legale rappresentante e socio, e Andrea Piccini, ex socio.
Orologi finti, bonifici e conti intestati a prestanome
Secondo la Procura, il denaro proveniente dalle giocate veniva fatto passare attraverso finte vendite di beni di lusso, in particolare orologi e preziosi, per dare una parvenza lecita alle transazioni. In alcuni casi venivano emesse anche fatture, ma i beni non venivano mai consegnati. I bonifici inviati dai calciatori, in realtà, servivano a saldare i debiti di gioco. Il procuratore Marcello Viola ha ricordato che gli indagati erano già stati colpiti, l’11 aprile, da un decreto di perquisizione e da un sequestro preventivo per oltre 1,5 milioni di euro: nello specifico, 929.742,60 euro bloccati su rapporti finanziari, 104.085 euro in contanti, sei unità immobiliari per un valore stimato di 499.925,40 euro e altri 240.500 euro in contanti rinvenuti presso la gioielleria. L’attività commerciale è ora sotto indagine anche per responsabilità amministrativa degli enti.
Come funzionava il sistema illecito
Le indagini della Sezione di polizia giudiziaria – aliquota Guardia di Finanza della Procura – hanno portato alla luce un sistema ben strutturato attivo nell’area milanese, in grado di raccogliere scommesse in modo illecito su piattaforme estere, incentivando i clienti con bonus e sconti. Alcuni degli scommettitori, come già emerso, avrebbero poi promosso attivamente le piattaforme illegali, diventando veri e propri "collettori". Tra questi figurerebbero anche i calciatori Nicolò Fagioli e Sandro Tonali, entrambi già indagati. I pagamenti sarebbero avvenuti tramite strumenti finanziari intestati a prestanome, tra cui carte PostePay, conti Revolut e conti bancari. Secondo quanto accertato finora, i proventi dell’attività illecita ammonterebbero a 1.533.753 euro.
L’indagine prosegue per chiarire l’entità del sistema e verificare eventuali ulteriori responsabilità.